Ancona-Osimo

Castelfidardo, tutti “a scuola” dalla Croce verde

Le attività hanno visto i ragazzi e le ragazze nelle attività di manutenzione del plesso scolastico di piazzale Bellini condiviso dagli istituti comprensivi “Caio Giulio Cesare” e “Krugher”

Il camposcuola della Croce verde di Castelfidardo
Il camposcuola della Croce verde di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – È terminata la seconda settimana del progetto “Ci sto affare fatica” coordinata dalla Croce Verde di Castelfidardo nel territorio del Comune di Osimo. Le attività hanno visto i ragazzi e le ragazze nelle attività di manutenzione del plesso scolastico di piazzale Bellini condiviso dagli istituti comprensivi “Caio Giulio Cesare” e “Krugher”. I 20 giovani che dal 3 luglio si sono alternati nelle attività sono state coordinate da un “capo mastro” che ha insegnato i rudimenti del mestiere ai ragazzi per stuccare, carteggiare, tinteggiare i muri delle scale e la ringhiera dello stabile. Sotto la supervisione di un tutor hanno svolto con particolare impegno tutte le attività assegnate superando le aspettative e completando le attività entro i tempi previsti. La prossima settimana, il testimone sarà passato ad un’altra squadra che completerà i lavori di sistemazione della parte esterna dello stabile. Un bellissimo progetto che ha coinvolto il Comune di Osimo, che attraverso l’ufficio tecnico ha fornito materiali ed attrezzature, la Croce Verde di Castelfidardo odv, che ha individuato il maestro artigiano ed il tutor, il Centro servizi per il Volontariato delle Marche che ha “arruolato i giovani”, facilitato la co-progettazione e coordinato le attività, la Regione Marche che ha finanziato le attività. «Ci auguriamo che per il prossimo anno il progetto venga esteso ad altri Comuni del territorio in modo da coinvolgere un numero maggiore di giovani, renderli protagonisti, insegnare loro dei mestieri utili anche in ambito domestico ma soprattutto coinvolgerli nella cura della “cosa pubblica”», dicono dalla Croce verde. I ragazzi, al termine del loro turno di attività di cura dei beni comuni, hanno ricevuto i “buoni fatica”, da poter utilizzare in abbigliamento, spese alimentari, libri, tempo libero, materiale informatico,

Il camposcuola

Consegnati venerdì 14 luglio gli attestati di partecipazione ai 30 giovani che hanno preso parte al camposcuola “Anche io sono la protezione civile”, tenuto dal Team Folgore Protezione civile e Croce Verde di Castelfidardo. Le attività avventurose proposte hanno reso entusiasti i giovani e strappato applausi da parte dei genitori che hanno riconosciuto al Campo un importante valore educativo. Durante le attività i ragazzi si sono adattati alle regole spartane della vita di campo che li ha privati dei social network e dei tradizionali confort domestici. Questo aspetto, in una sola settimana, ha sviluppato in loro un forte senso di coesione e solidarietà, favorito nuove amicizie, stimolato la curiosità e lo spirito di iniziativa. Svolta su richiesta del coordinatore Marche del Team, Roberto Pretini assistito dal vice Luciano Breci, l’iniziativa era stata approvata dalla Protezione Civile nazionale. 30 ragazzi, da 10 a 15 anni, per otto giorni hanno conosciuto il mondo del volontariato, con didattica al campo e prove pratiche di topografia, antincendio, salvamento e hanno partecipato a dimostrazioni di primo soccorso. I ragazzi si sono immediatamente adeguati alle regole del campo, senza cellulari per tutto il giorno, con “corvee” di pulizia e cucina e orari fissi da rispettare e con qualche flessione didattica. La vita di campo iniziava alle 7 con corsa, ginnastica, alzabandiera, colazione e attività teoriche e pratiche sui temi della Protezione civile e della legalità, che è una forma di prevenzione, alle quali hanno partecipato come docenti, la guardia Costiera, i vigili del fuoco, il gruppo cinofilo l’Isola di Argo specialista di salvamento in mare, i Carabinieri forestali, Unuci per la parte topografica e lo staff infermieristico, medico e di volontari della Croce verde di Castelfidardo. Quest’ultima ha messo a disposizione la attrezzatura da campo, compresa la cucina mobile. Il Responsabile regionale del volontariato, dottor Perugini, ha mostrato un grande interesse per le peculiarità operative del team, chiedendo di dare luogo rapidamente ad altre attività di interscambio, focalizzate sulla capacità di ricognizione e conoscenza del territorio e sulla possibile aviolanciabilità dei loro equipaggiamenti. Non è mancata la lezione che il team ha tenuto su come individuare e organizzare la sicurezza di un campo da lancio per aviorifornimenti oppure per il lancio di personale, con una illustrazione delle tecniche per avere un bollettino meteo affidabile da comunicare a chi deve coordinare la attività dei velivoli. Sabato e domenica c’è stato un lancio dimostrativo di paracadutisti del Team decollati dalla vicinissima aviosuperfice di Loreto al seguito del lancio di un piccolo carico contenente materiale di soccorso in supporto alla pattuglia sul terreno.

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