CASTELFIDARDO – Una complessa ed articolata attività investigativa che ha preso spunto da quello che sembrava essere un semplice atto vandalico consumato a ridosso delle festività natalizie, ha permesso alla Polizia Locale di Castelfidardo di identificare e deferire in stato di libertà tre minorenni per i reati di danneggiamento aggravato, furto aggravato, rifiuto di generalità e resistenza a pubblico ufficiale, ritrovando e riconsegnando la refurtiva consistente in quattro ciclomotori ai legittimi proprietari. A corredo dall’attività è stato richiesto anche l’emissione di un foglio di via per uno dei minori coinvolti poiché residente in un Comune limitrofo. Dal comando di piazza Leopardi non trapela altro, anche perché le indagini sono coordinate dalla Procura dei Minori delle Marche e potrebbero portare già nei prossimi giorni ad ulteriori sviluppi considerati i numeri dell’attività:
– decine di minori ascoltati in qualità di persone infornate sui fatti;
– oltre duemila ore di filmati di telecamere pubbliche e private passati al setaccio;
– decine di reperti rinvenuti e catologati, alcuni dei quali oggetto di sequestro penale ed indagine tossicologica. Un intenso e puntuale lavoro che ha permesso di chiudere il cerchio su quello che a tutti gli effetti sembrava un vero e proprio sodalizio a delinquere, posto in essere con reiterata spregiudicatezza da minori ignari, forse, della gravità dei loro gesti e delle conseguenze che stavano minando la tranquillità della comunità, tanto che i cittadini in più occasioni avevano manifestato un crescente disagio e preoccupazione anche sui social.
Le parole del sindaco
Il sindaco Roberto Ascani si è recato al Comando per ringraziare e congratularsi con tutti gli agenti che operano a favore della città di Castelfidardo per il determinante contributo alla legalità e sicurezza: «Questi risultati sono frutto di un lavoro sinergico di tutte le nostre forze dell’ordine, delle istituzioni scolastiche e dei servizi sociali che si prodigano per arginare il fenomeno della devianza minorile con progetti educativi negli istituti di ogni ordine e grado, ma anche con scrupolose e rigorose attività d’indagine tese a dare tempestive e qualificate risposte nei confronti di un fenomeno che non può più essere etichettato solo come il frutto di un mero disagio giovanile».