Ancona-Osimo

Castità, vietati i tacchi alle donne e lavoro gratis: le regole del guru della macrobiotica agli adepti

È quanto emerge dai racconti delle presunte vittime di Mario Pianesi e suoi tre collabortaori, sentite dalla squadra mobile. Agli indagati è contestata anche una evasione fiscale di centinaia di migliaia di euro. L'associazione avrebbe promesso a seguaci di guarire da malattie come l'aids e il diabete

Una delle presunte vittime che si è rivolta alla polizia
Una delle presunte vittime che si è rivolta alla polizia
Da sinistra Mario Pianesi con il sindaco di Macerata Romano Carancini (Foto di repertorio)
Da sinistra Mario Pianesi con il sindaco di Macerata Romano Carancini (Foto di repertorio)

ANCONA – Costretti a lavorare molte ore e sottopagati e a rispettare delle regole che andavano dalla castità al non indossare tacchi alti, non lavarsi durante il ciclo mestruale, non andare in palestra, non ascoltare musica, non tingersi i capelli e non andare a ballare. E ancora, portati a fare donazioni in denaro cospicue al punto di diventare poveri e andare a vestirsi alla Caritas. Queste, secondo il materiale di indagine raccolto dalla polizia, le regole che la psico-setta di Mario Pianesi (definito maestro) e i suoi collaboratori inculcavano agli adepti. Tutto doveva essere poi accompagnato dal seguire le 5 diete Ma.Pi., dalle iniziali del guru della macrobiotica, gradualmente ristrette. Diete che al punto più estremo prevedevano un pasto a base di crema di riso e tè.

Carlo Pinto della squadra mobile di Ancona con il questore Oreste Capocasa e il capo della squadra mobile di Forlì Mario Paternoster
Carlo Pinto della squadra mobile di Ancona con il questore Oreste Capocasa e il capo della squadra mobile di Forlì Mario Paternoster

È quanto emerge dai racconti delle presunte vittime nei confronti del maestro unitamente ai collaboratori indagati (leggi l’articolo) che erano riusciti a guadagnarsi la fiducia degli adepti che si avvicinavano alla cultura macrobiotica per problemi di salute. L’associazione avrebbe garantito guarigioni da malattie quali il diabete, l’aids e la depressione. Avrebbe inoltre provveduto ad organizzare vacanze a pagamento per trarre i benefici salutari imponendo anche il tipo di sapone da usare per seguire la linea macrobiotica. «Il maestro imponeva anche l’acquisto – ha spiegato Carlo Pinto, capo della squadra mobile di Ancona – delle derrate specifiche da utilizzare per la preparazione dei pasti e attraverso i canali dell’associazione». Una sorta di franchising ma gestito come associazione e non come impresa. Da qui la contestazione dell’evasione fiscale, quantificata su centinaia di migliaia di euro.
Gli adepti sarebbero stati anche indotti a lasciare la medicina tradizionale considerata dannosa per l’associazione. Le vittime sarebbero state indotte ad uno stato di schiavitù, lavorando gratis per l’associazione e nei negozi a loro legati. L’apertura di ogni singolo Punto doveva essere autorizzata da Pianesi. Una volta sottomessi il maestro avrebbe preteso dagli adepti donazioni in denaro, a suo dire, da destinare per la salvezza dell’umanità, come ad esempio, la realizzazione di una grande clinica dove praticare cure alternative alla medicina ufficiale.
Cinquanta i conti correnti riconducibili a Pianesi e che hanno permesso di individuare i movimenti di denaro che sarebbe entrati fraudolentemente nelle casse dell’associazione.
La polizia ha contestato l’assoggettamento dannoso innescato dall’associazione non la pericolosità di mangiare macrobiotico.

Una delle presunte vittime della psico setta
Una delle presunte vittime della psico setta