ANCONA – Costretti a lavorare molte ore e sottopagati e a rispettare delle regole che andavano dalla castità al non indossare tacchi alti, non lavarsi durante il ciclo mestruale, non andare in palestra, non ascoltare musica, non tingersi i capelli e non andare a ballare. E ancora, portati a fare donazioni in denaro cospicue al punto di diventare poveri e andare a vestirsi alla Caritas. Queste, secondo il materiale di indagine raccolto dalla polizia, le regole che la psico-setta di Mario Pianesi (definito maestro) e i suoi collaboratori inculcavano agli adepti. Tutto doveva essere poi accompagnato dal seguire le 5 diete Ma.Pi., dalle iniziali del guru della macrobiotica, gradualmente ristrette. Diete che al punto più estremo prevedevano un pasto a base di crema di riso e tè.
È quanto emerge dai racconti delle presunte vittime nei confronti del maestro unitamente ai collaboratori indagati (leggi l’articolo) che erano riusciti a guadagnarsi la fiducia degli adepti che si avvicinavano alla cultura macrobiotica per problemi di salute. L’associazione avrebbe garantito guarigioni da malattie quali il diabete, l’aids e la depressione. Avrebbe inoltre provveduto ad organizzare vacanze a pagamento per trarre i benefici salutari imponendo anche il tipo di sapone da usare per seguire la linea macrobiotica. «Il maestro imponeva anche l’acquisto – ha spiegato Carlo Pinto, capo della squadra mobile di Ancona – delle derrate specifiche da utilizzare per la preparazione dei pasti e attraverso i canali dell’associazione». Una sorta di franchising ma gestito come associazione e non come impresa. Da qui la contestazione dell’evasione fiscale, quantificata su centinaia di migliaia di euro.
Gli adepti sarebbero stati anche indotti a lasciare la medicina tradizionale considerata dannosa per l’associazione. Le vittime sarebbero state indotte ad uno stato di schiavitù, lavorando gratis per l’associazione e nei negozi a loro legati. L’apertura di ogni singolo Punto doveva essere autorizzata da Pianesi. Una volta sottomessi il maestro avrebbe preteso dagli adepti donazioni in denaro, a suo dire, da destinare per la salvezza dell’umanità, come ad esempio, la realizzazione di una grande clinica dove praticare cure alternative alla medicina ufficiale.
Cinquanta i conti correnti riconducibili a Pianesi e che hanno permesso di individuare i movimenti di denaro che sarebbe entrati fraudolentemente nelle casse dell’associazione.
La polizia ha contestato l’assoggettamento dannoso innescato dall’associazione non la pericolosità di mangiare macrobiotico.