Ancona-Osimo

Catalogare “parchi e giardini storici” delle Marche, la Giunta regionale approva lo schema d’accordo col Ministero

Il progetto di catalogazione, per cui sono stati stanziati 150 mila euro, ha l’obiettivo di migliorare il quadro conoscitivo dei beni importanti per la tutela del patrimonio culturale, per l’equilibrio degli assetti territoriali, per la qualità della vita urbana, per la difesa della biodiversità

Chiara Biondi

ANCONA – Valorizzare l’identità di luoghi come parchi e giardini storici è la finalità dello schema di accordo approvato dalla Giunta tra Ministero della Cultura e Regione Marche.

«Si tratta di un’attività strategica, nell’ambito del Pnrr, di censimento e catalogazione – spiega l’assessore alla Cultura, Chiara Biondi – che viene regolata dall’intesa e che ha l’obiettivo di accrescere la conoscenza del patrimonio di parchi e giardini storici, la loro quantità, la distribuzione territoriale o le caratteristiche anche alla luce delle trasformazioni nel corso del tempo. I giardini sono un bene di interesse pubblico, a metà strada tra natura e artificio, testimonianza di una cultura, di uno stile, di un’epoca. La catalogazione è uno strumento necessario per promuovere e orientare azioni di valorizzazione, comprese quelle a carattere didattico, divulgativo e di ricerca oltre ad azioni di tutela».  Una sistematica conoscenza dei beni, aggiunge «è fondamentale anche ai fini di un efficace espletamento delle funzioni legate alla gestione del territorio e alla redazione dei piani paesaggistici».

Il progetto di catalogazione, per cui sono stati stanziati 150 mila euro, ha l’obiettivo di migliorare il quadro conoscitivo dei beni importanti per la tutela del patrimonio culturale, per l’equilibrio degli assetti territoriali, per la qualità della vita urbana, per la difesa della biodiversità. Concorre a quantificare numericamente i parchi e giardini storici presenti sul territorio per far emergere la complessità, la varietà e la vastità di questo patrimonio. Individua le realtà più significative dei singoli contesti territoriali per orientare le future azioni di studio, salvaguardia e valorizzazione, e costituire una base-dati che possa contribuire a una più consapevole pianificazione paesaggistica e territoriale.

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