ANCONA – Dal carrello della spesa, ai prodotti natalizi, fino ai viaggi. Tradizionalmente nel periodo festivo si registrano rincari e anche il Natale 2024 non fa eccezione: oltre ai doni, sotto l’albero fioccano gli aumenti. A fare il punto è Serena Cesaro di Federconsumatori che evidenzia l’aumento dei prezzi relativi ai dolci natalizi, come panettone, pandoro, torrone, ma anche dei viaggi in vista del movimento turistico che si accende soprattutto tra Capodanno e l’Epifania, quando molti ne approfittano per la settimana bianca o per un viaggio nei paesi caldi ed esotici.
Federconsumatori accende i riflettori sul fenomeno della cosiddetta ‘shrinkflation‘, ovvero la tendenza a ridurre le quantità e le grammature di prodotti alimentari in commercio per tentare di contenere l’aumento dei prezzi legato ai rincari che si sono susseguiti dalla pandemia di Covid in poi. «Si tratta di un fenomeno che pesa sulle tasche delle famiglie – dice Serena Cesaro – perché la riduzione delle confezioni comporta l’acquisto più frequente del prodotto con un aggravio di costo, specie per i generi alimentari che vengono acquistati con maggiore frequenza perché indispensabili».
Federconsumatori parla di «tattica, subdola, che di fatto alza i prezzi dei prodotti senza che i consumatori ne abbiano la percezione, dato che si tende a ricordare il prezzo, ma non il peso del prodotto». Uno degli esempi più emblematici di questo fenomeno, spiega, è il panettone, che negli anni sta vedendo la grammatura ridursi, «togliendo potere d’acquisto alle famiglie». Tra i prodotti che risentono maggiormente di questa tendenza, ci sono beni indispensabili come pasta ma anche prodotti per la casa e i detersivi.
L’altro capitolo riguarda chi si sposta con i mezzi di trasporto pubblico, non solo per le vacanze, ma anche per rientrare a casa o per far visita ai familiari fuori regione. Anche in questo caso si tratta di un trend non nuovo che colpisce non solo le festività natalizie, ma anche il periodo estivo, quando scattano le vacanze. «In prossimità del Natale, studenti fuori sede, ma anche lavoratori e turisti devono fare conti con l’aumento dei prezzi di treni ed aerei. Secondo l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori ci sono differenze importanti sul costo di alcune tratte aeree, di bus e treni, che nel caso dei voli, a livello nazionale possono toccare anche il +78%.