Ancona-Osimo

Cento km a piedi nel deserto del Sahara per i bambini del Perù: l’impresa del poliziotto fabrianese (VIDEO)

Raniero Zuccaro ha raccontato l'iniziativa benefica, appena conclusa, volta a trovare i fondi necessari per mettere in funzione un laboratorio di sartoria per la casa famiglia nel villaggio di Pucallpa e quindi, garantire la sopravvivenza alle ragazze-madri che abitano in questi luoghi.

ANCONA – Centro km a piedi nel deserto del Sahara per i bambini poveri del Perù. È l’ultima impresa del poliziotto fabrianese Raniero Zuccaro per sostenere la missione nel paese sudamericano delle Suore cappuccine di Madre Rubalto che assistono i piccoli più sfortunati. Rientrato da poche settimane dalla Tunisia, oggi (29 ottobre) in Regione, a Palazzo Leopardi, il poliziotto dal cuore grande ha raccontato, accompagnato dal gruppo di amici che ha partecipato alla traversata del deserto, l’iniziativa benefica “Lasciamo l’impronta per i bambini del Perù”, che si è svolta dall’8 al 13 ottobre. Un’esperienza emozionante e toccante: cento chilometri a piedi dall’oasi di Ksar Ghilane all’oasi di Douz; un percorso avventura per runners e walkers sulle dune del Sahara durato 6 giorni e 5 notti.

Il caldo torrido al mattino, il freddo la sera, la fatica, il mal di piedi, le tempeste di sabbia. Nonostante le difficoltà nulla ha fermato i partecipanti dal raggiungere il traguardo della solidarietà: trovare i fondi necessari per mettere in funzione un laboratorio di sartoria per la casa famiglia nel villaggio di Pucallpa, e quindi garantire la sopravvivenza alle ragazze-madri che abitano in questi luoghi. Zuccaro ha riunito oltre trenta runners provenienti da Fabriano, Cingoli, Fano, Marotta, Senigallia e tante altre città d’Italia, compresi alcuni di fuori confine nazionale, per completare il servizio di fratellanza e assistenza che nelle precedenti missioni, come Milano-Milazzo in bicicletta e Ancona-Croazia in canoa, hanno permesso di costruire in Perù anche strutture didattiche.

«È stata un’esperienza meravigliosa. Sembra che nel deserto non ci sia nulla poi camminando ti emozioni- racconta il poliziotto-. Nonostante la fatica e le difficoltà non c’è mai stato un lamento. C’è stato un grande spirito di gruppo. La sera, prima di andare a dormire nelle tende, ci riunivamo intorno al fuoco con indosso le magliette dell’iniziativa e cantavamo tutti insieme, anche con gli spagnoli».

«Straordinario impatto comunicativo dell’iniziativa di alta valenza umana e sociale che supera i confini dell’individualismo e riesce a trasmettere valori fondamentali e mobilitare l’attenzione verso chi vive in condizioni estreme– commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –. Grazie a questo forte messaggio di solidarietà, all’impegno di donne e uomini attivi nel volontariato così vitale nella nostra regione, i bambini poveri avranno qualcosa in più. Un orgoglio avere qui chi fa della solidarietà un fatto naturale trasmettendo un messaggio di grandissima positività a tutta la comunità».

«Questa iniziativa affonda le sue radici nell’essenza della Polizia, la nostra è una professione sociale» afferma il vicario del Questore Luigi Di Clemente.

La preparazione e gli allenamenti per affrontare l’impresa sono durati un anno; il gruppo si è cimentato in prove di ambientamento ed adattamento alla forte escursione termica che in Tunisia sulle dune del Sahara, passa dai circa 40° di giorno ai 10-12° di notte.

«Ancora una volta, come le precedenti imprese hanno dimostrato – conclude Raniero Zuccaro – non siamo di fronte a uno sforzo agonistico fine a se stesso, ma ad un atto di solidarietà, concreto e necessario, con la speranza che si propaghi all’infinito raggiungendo il cuore delle persone».

Per effettuare una donazione: http://www.missioneperu.it/sito2019/come-contribuire/

Un momento della conferenza stampa