ANCONA – Un centro massaggi “particolare“, gestito da una quarantacinquenne cinese, ora in arresto per sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione, e che incassava dai 12 mila ai 15 mila euro al mese. Con una clientela di tutte le età, compresi tre minorenni di quattordici, quindici e diciassette anni, tutti italiani.
A scoprire l’attività che nascondeva la struttura di via Tenna, all’interno del centro commerciale di Torrette, una indagine della sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani, diretta dal maggiore Marco Caglioti. L’inchiesta era partita due mesi fa, a seguito delle lamentele dei residenti che avevano notato strani movimenti in quel centro massaggi cinese aperto da due anni.
Intercettazioni telefoniche, appostamenti ma anche i controlli interni degli agenti che si sono finti clienti hanno fatto emergere il quadro della situazione. Per le prestazioni si pagavano dai 70 ai 150 euro. E ieri sera è scattato l’arresto per la donna che gestiva il centro, condotta al carcere di Pesaro.
Nella struttura lavorava una connazionale della presunta maitresse, di circa 40 anni. Ma nei registri sarebbe stata trovata traccia delle assunzioni di nove dipendenti, tre dei quali uomini, che di fatto mai erano stati sul posto. L’indagine prosegue da parte della Procura. Il proprietario dei locali, messo al corrente dell’operazione, era completamente all’oscuro del giro.