ANCONA – Piomba in casa di un amico del figlio e non trovandolo lo picchia. Chiamata la polizia aggredisce anche gli agenti lasciando intendere che aveva un’arma. In manette un 50enne. L’uomo è stato arrestato ieri, nel giorno della Befana per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per minacce e rifiuti delle generalità.
La follia è esplosa attorno alle 23.30, quando gli agenti sono stati chiamati per un uomo in forte stato di agitazione in una palazzina. Poco prima il 50enne aveva aggredito un amico del figlio che non lo aveva fatto entrare in casa.
La sua intenzione era quella di vedere se in casa c’era il figlio 24enne, per un regolamento di conti e con il quale, evidentemente, non correva buon sangue.
Al rifiuto dell’amico di farlo entrare in casa, l’uomo con una mossa fulmine lo ha aggredito prendendolo per la testa in modo da farlo sbattere contro la porta d’ingresso, minacciandolo e gridando frasi senza senso.
Arrivata la polizia l’uomo ha minacciato gli agenti di non avvicinarsi, portandosi la mano all’interno del giaccone come se avesse avuto un arma. A quel punto è stato circondato è bloccato. Sono seguite ingiurie contro gli agenti. Il 50enne avrebbe provato anche a colpirlo con calci e pugni.
Dopo una breve colluttazione, senza nessun danno fisico per entrambe le parti, l’uomo veniva bloccato ed arrestato. Domani si terrà la convalida in tribunale. Sono da chiarire i motivi di tanto astio da parte del padre verso il figlio.