ANCONA – Dopo due anni trascorsi tra chiusure e riaperture a singhiozzo, il wedding riparte pur se non ancora ai livelli pre-Covid per alcuni dei settori coinvolti nelle cerimonie.
«Abbiamo diverse cerimonie prenotate fra le quali anche quelle che a causa della pandemia erano saltate nel 2020 e nel 2021 – spiega Lorenzo Serfilippi maître dell’Hotel Fortino Napoleonico di Portonovo (Ancona) -, una scia che dobbiamo recuperare, ma abbiamo anche nuove cerimonie già prenotate». In molti infatti nel 2021 a causa dei rigidi protocolli legati alle cerimonie non sono pochi gli sposi che hanno deciso di rimandare.
Nella banchettistica «ci sono segnali positivi, siamo sulla strada giusta e quest’anno sembra che non ci siano impedimenti all’organizzazione di cerimonie e matrimoni» spiega. Rispetto all’epoca pre-Covid, se le cerimonie, anche se in misura minore, si svolgevano anche nei mesi di ottobre e dicembre, l’ultima si è svolta a fine settembre, mentre la prima di quest’anno al Fortino si terrà a fine aprile.
Guardando ai numeri «il 2022 con una cinquantina di cerimonie già fissate è abbastanza in linea con il 2019» quando la pandemia ancora non c’era, mentre il 2020 e il 2021 hanno visto poco meno della metà di quanto programmato. Secondo Serfilippi, la guerra «per ora non sta incidendo nel settore, eccetto che per i rincari a cui siamo tutti sottoposti».
Più complessa la situazione per chi si occupa di addobbi floreali, alle prese con i rincari legati ai carburanti che influiscono sui trasporti e quindi sul costo finale dei fiori. Minella Sgalli titolare della “Floreale del Passetto” spiega che il caro carburante in questa fase spinge gli sposi a chiedere preventivi a più fiorerie per poi raffrontarli tra loro, ma per i commercianti il momento è complesso ed «è difficile fare un preventivo: cerchiamo di mantenerci su un costo giusto, ma i rincari pesano sulle nostre attività».
Le prenotazioni arrivano, anche se sono più sottotono rispetto al 2019 e per ora interessano il periodo da maggio a settembre, ma se da un lato «sono numerose le richieste di preventivo» dall’altro in diversi devono ancora confermare. Oltre ai rincari sul settore floreale pesa anche il clima di incertezza legato alla guerra in Ucraina che spinge gli sposi ad essere «più parsimoniosi».