CHIARAVALLE – Tragico incidente nella notte, alle porte di Chiaravalle. Un ragazzo di 26 anni, Attilio Ambrogetti, ha perso la vita. E questa mattina a Chiaravalle e Castelferretti, frazione di Falconara dove Attilio abitava con la mamma, regnano il dolore e il lutto. Una dinamica assurda quella del sinistro avvenuto nella notte, verso l’1,40 sulla Strada provinciale 33 di Castelferretti al km5. In prossimità dello store “Gigolè”.
Secondo la prima ricostruzione della tragedia, a cura degli agenti della Polstrada di Ancona intervenuti sul posto, la Opel Meriva condotta da Attilio stava procedendo verso Castelferretti. Presumibilmente il ragazzo stava rientrando dopo una serata con gli amici: il destino, maledetto, ha voluto che la giovane vita di Attilio fosse strappata a circa 200 metri da casa. La sua auto, nel percorrere il rettilineo tra Chiaravalle e Castelferretti – per cause in corso di accertamento – è andata a invadere la corsia opposta, dove non passava nessuno in quel momento. E con le ruote anteriore e posteriore sinistre è finita sul ciglio erboso tra la carreggiata e la scarpata, percorrendo in una manciata di secondi, circa 40 metri in quella condizione. Poi, il tratto in cui l’asfalto segue una leggera salita, ha fatto come da trampolino per l’auto, che è letteralmente volata per alcuni metri andando a finire su un albero. Dopo aver divelto alcuni rami, l’auto è stata trafitta dal tronco, restando in quella posizione innaturale fino all’arrivo dei mezzi speciali dei Vigili del fuoco del distaccamento di Ancona e della Polstrada. Quando sono riusciti a tirarla giù e recuperarla, per il povero ragazzo non c’era purtroppo più nulla da fare. Il medico del 118 ha potuto soltanto constatarne il decesso.
Attilio è morto sul colpo per le gravissime ferite riportate nel sinistro. Al tremendo incidente avrebbero assistito gli amici che lo seguivano sulla stessa strada a bordo di altre vetture e che per primi avrebbero lanciato l’allarme al 112. La salma è stata trasferita all’obitorio di Torrette a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’auto – o meglio ciò che ne resta – non è stata sequestrata. La Sp33 è rimasta chiusa fino alle 5,30 per consentire le difficili operazioni di recupero del mezzo. E questa mattina, all’alba, per gli agenti della Polstrada il compito più difficile di comunicare alla povera madre che il suo unico figlio non sarebbe più tornato a casa da lei.