SIROLO – Al termine di 18 giorni ininterrotti di Festival del Parco, l’inaugurazione del Teatro del Conero, quasi 50 eventi tra musicali, culturali, formativi e informativi, l’organizzazione della Festa del Parco che mancava dal 2013, è tempo di bilanci per il Parco del Conero.
«La sintesi è straordinariamente positiva – dice il Presidente Silvetti – e il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che hanno consentito prima la realizzazione e poi il successo di questa iniziativa. Mi riferisco al personale dell’Ente parco guidato dal Direttore Marco Zannini che è andato molto al di là delle proprie indubbie competenze tecniche e professionali con enorme disponibilità e generosità, il consiglio direttivo i cui membri si sono messi a disposizione sia sotto l’aspetto organizzativo che pratico, le istituzioni locali e regionali, gli amici del Parco».
Tra le varie tipologie di momenti significativi si segnala l’aver completato la messa a norma del Teatro del Conero capace di 1.000 posti a sedere e restituito alla comunità, la presentazione della rinnovata carta geologica e di quella escursionistica del parco che garantiscono una migliore fruizione di questa area protetta, la consacrazione del gemellaggio con il Parco Nazionale della Majella, la certezza che al termine di questo Festival ci sia una maggiore consapevolezza da parte di cittadini e turisti delle potenzialità di questa area protetta. Questi sono i punti nodali di un percorso fatto soprattutto di idee e di passione.
«In questi giorni così frenetici – insiste Silvetti – ho risposto non so a quante telefonate e messaggi che in sintesi mi hanno confermato che c’è voglia di Parco del Conero, che le potenzialità sono ormai chiare, che insieme si può fare molto, che la volontà politica della Regione Marche e del Presidente Acquaroli di rilanciare questo Ente rimasto “nascosto” e ripiegato su se stesso per troppi anni la cui percezione all’esterno è stata quella di un fattore vincolistico frenante dello sviluppo più che un custode di un territorio ricco di eccellenze che vanno valorizzate nel rispetto delle sue peculiarità, sta dando i risultati attesi».
Il lavoro però non è finito. «Semmai comincia adesso – chiosa Silvetti -. Intanto abbiamo ancora un paio di eventi da Dopo Festival come il recupero della serata interrotta dal maltempo con Claudio Lauretta fissata per martedì 19 luglio e il “Buonasera Marche Show – Speciale Parco del Conero” venerdì 22 luglio nel nostro Teatro del Conero. Soprattutto dobbiamo valorizzare questa ondata di affetto e di attenzione che ci ha travolto portando avanti ancora di più e meglio gli obiettivi che ci siamo dati, lavorando a contatto e in sinergia con i 4 comuni, ma restando ambiziosi e guardando sia all’ampliamento dei confini del Parco verso Castelfidardo ed Ancona inglobando il Parco del Cardeto, ma anche continuando a tessere la tela per far sì che questo Parco possa diventare in pochi anni un Parco Nazionale». Non solo il gemellaggio con il Parco della Majella ma anche il confronto e l’amicizia nata con l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo aprono interessanti prospettive.
«Abbiamo acceso i riflettori e dimostrato che i temi vanno affrontati nel merito – continua Silvetti -. Negli incontri svolti e tutti molto partecipati nel corso di questo Festival è emerso proprio che abbiamo le potenzialità non solo per disegnare un futuro possibile ma per realizzarlo, dimostrandoci quel “Parco del Fare” che ora dobbiamo sforzarci di essere».
L’agenda è molto fitta. «Intanto abbiamo avuto la rassicurazione che le risorse finanziare per l’ordinaria gestione dell’Ente parco sono a disposizione e in tempi più tempestivi rispetto al passato – insiste il Presidente Silvetti – e per questo vanno ringraziate la Giunta regionale e il Consiglio Regionale. Questo ci consentirà, entro la fine dell’anno, di avviare le procedure per ampliare lo staff dell’Ente parco che è gravemente sottorganico rispetto alla dotazione di 15 unità previste. Oggi abbiamo appena 6 dipendenti compreso il Direttore e, in previsione anche dell’inizio dell’attività per aggiornare il piano del Parco previsto in autunno, occorre rafforzare lo staff in tempi relativamente brevi. Poi dobbiamo proseguire il lavoro sul territorio con i comuni: penso all’eccezionale convergenza sul tema dell’antincendio boschivo il cui tavolo è coordinato dal Prefetto Pellos e che assicura maggiore sicurezza per la tutela dell’ambiente, dei residenti e turisti, la necessità di progettualità per reperire fondi da destinare ai Centri di Educazione Ambientale che sono indispensabili per la divulgazione soprattutto ai più giovani dei temi legati alla sostenibilità e alla biodiversità perché senza conoscenza non può esserci tutela. Inoltre puntiamo a realizzare le “porte del Parco” che delimiteranno almeno simbolicamente i confini dell’area protetta. Continuo con il cluster della cultura che consta del nostro Archeodromo a tema Piceno inaugurato lo scorso aprile e che completa idealmente un’offerta di altissimo profilo congiunta all’Area Archeologica “I Pini” di Sirolo e all’Antiquarium di Numana».
Il presidente Silvetti ne indica anche altri: «I progetti di messa in sicurezza della falesia per consentire di riaprire alcuni sentieri come il Passo del Lupo richiedono investimenti ingenti che stiamo discutendo a livello ministeriale perché si parla di interventi che valgono alcuni milioni di euro. Poi il confronto con tutte le categorie che, dal commercio alla ricettività all’agricoltura, operano all’interno del territorio del Parco. Stiamo registrando i risultati di una nuova modalità di gestione della fauna selvatica grazie alla formazione di un team di selettori formati dal nostro personale il cui lavoro sta dando i frutti attesi».
Infine, un impegno e una preghiera: «L’impegno è quello di restare aperti al dialogo con tutti ed essere punto di riferimento per mediare posizioni e trovare soluzioni mentre la preghiera è alle istituzioni ed ai cittadini di starci vicino perché solo insieme possiamo fare molto per questo territorio», conclude il Presidente Silvetti.