ANCONA – Per tre giorni piazza Cavour s’è trasformata in un contenitore del gusto. Con Choco Marche tornano nel cuore della città i colori e i sapori del cioccolato artigianale ma anche quelli di altri prodotti tipici, più o meno legati al cioccolato, ma sicuramente connessi con le festività natalizie in rapido avvicinamento. Ecco una serie di storie dolci di cioccolato e produttori presenti nella rassegna-scrigno anconetana.
Milena Di Gennaro, Seisensi di San Biagio di Osimo, ha aperto l’azienda a fine 2018, una storia recente. Ha cominciato a occuparsi di cioccolato nel 2016, un cambiamento di vita radicale, partendo dalle radici, dalla parte “farmaceutica” del cioccolato, dall’importanza organolettica della fava di cacao. Dopo i primi risultati e i corsi in Italia e all’estero con maestri cioccolatieri, s’è dedicata anima e corpo alla nuova avventura. Oggi dà molta importanza alla materia prima, al bilanciamento dei vari prodotti e al packaging. Tra le specialità soggetti inusuali trasformati in cioccolato e pralineria. Da assaggiare una pralina con cioccolato fondente al 75% e dentro una ganache morbida con sale Maldon e rosmarino proveniente dalle montagne piemontesi e trapiantato in zona.
Paolo Fedeli, Fedeli Cioccolato di Matelica, negli anni s’è specializzato in diverse dolcezze, dalle praline ai cremini, alle creme da spalmare, ai soggetti che sotto le festività, natalizie o pasquali, sono particolarmente richiesti. E’ uno degli stand più presenti, nella storia di Choco Marche: ha saltato le prime due edizioni e poi sempre presente: “È un bel posto e un’ottima iniziativa, facciamo solo questa proprio perché ad Ancona non rinunciamo mai, c’è sempre tanta gente, è un’occasione”.
Matteo Lucchetti, Baldoni Liquori di Ancona, propone tra le più recenti specialità della storica azienda anconetana conosciuta per i liquori, i “baldoncini”, cioccolatini al rhum, e il panettone Creola al rhum. Entrambe le specialità sono prodotte con il liquore della casa più conosciuto, il Creola, che esiste dall’anno di fondazione dell’azienda, il 1944, un’invenzione del bisnonno di Matteo, Mario Ottavio Baldoni. Il panettone al rhum, invece, è molto più recente, e sta riscuotendo successo in tutta Italia. Tra i prodotti più recenti anche l’Amaro del pescatore “ghiacciato”, da servire uscito dal congelatore, a differenza di quello classico, con meno gradazione alcolica, che si beve a temperatura ambiente.
Riccardo Pelagagge, Pierre Dolce al Cuore di Santa Maria Nuova, ha aperto nel 2014 dedicandosi soprattutto al cioccolato ma poi anche frutta candita e marmellate che nascono in collaborazione con l’università Politecnica delle Marche, succhi di frutta naturali e senza conservanti né aromi. E d’inverno soprattutto la lavorazione del cioccolato. La specialità è tutto quello che riguarda il cioccolato, con cinque tipi di creme spalmabili, “ma più che altro – dice Riccardo – ci conoscono per la frutta candita”, naturalmente e dolcemente ricoperta di cioccolato.
Giulia, Pasticceria Foligni di Ancona, a Choco Marche collabora con il titolare Francesco Foligni, pronipote del fondatore, e racconta la specialità della casa, conosciutissima in città, un torrone a forma di montagna che si chiama Roccia del Conero. Un torrone che si porziona con il martello e lo scalpello, realizzato con ingredienti classici come miele, zucchero, glucosio, albumina, frutta candita, cioccolato, nocciole, mandorle e ostia. Un torrone che si vende a peso, tendenzialmente friabile, che esiste anche nella versione scura a base cioccolato. Una ricetta antichissima, invenzione del fondatore che aprì l’azienda anconetana nel 1860.