Ancona-Osimo

Cibo di scarsa qualità e problemi nelle consegne. Novità nelle mense dei Vigili del Fuoco di Fano, Jesi e Civitanova

Scaduto l'appalto precedente dal primo gennaio una nuova ditta si occupa del servizio. Ma alcune nuove modalità di somministrazione hanno creato disagi. Il punto con Mirco Luconi, segretario regionale Conapo

La delegazione regionale e nazionale che ieri ha partecipato all’incontro con il Direttore centrale delle Risorse logistiche e strumentali ing Parisi
La delegazione regionale e nazionale che ieri ha partecipato all’incontro con il Direttore centrale delle Risorse logistiche e strumentali ing Parisi

ANCONA – Cibo di scarsa qualità e metodi di consegna approssimativi non in linea con le esigenze delle caserme. Questa la situazione con cui devono fare i conti i Vigili del Fuoco di Jesi e Fano ormai da tre giorni. Una situazione che si è andata a creare dal primo gennaio, data in cui una nuova ditta è subentrata per la cottura e la distribuzione dei pasti per le caserme dei Vigili del Fuoco delle Marche. «A Jesi e Fano però il servizio è stato sub appaltato, ma non in modo organizzato tale da venire incontro alle esigenze di chi fa questo lavoro. E queste sono state le conseguenze – dice Mirco Luconi, segretario regionale del sindacato autonomo Conapo -. Ma situazioni critiche ci sono anche a Civitanova Marche, polo didattico del corpo, dove ci sarebbe la necessità di una cuoca interna per far fronte all’alto numero di presenze che varia in base alla situazione». Per affrontare queste problematiche si è tenuto ieri, mercoledì 3 gennaio, ad Ancona, nella direzione regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche, un incontro tra il Direttore centrale delle risorse logistiche e strumentali del dipartimento dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi, e i rappresentanti nazionali e regionali del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco che nei giorni scorsi ha proclamato lo stato di agitazione del personale.

«È stato un confronto duro e dai toni accesi», riferisce il segretario regionale del Conapo, Mirco Luconi che, insieme al suo vice Michele Cicarilli, ha partecipato all’incontro. A completare la delegazione sindacale, Daniele Sbarassa ed Elio D’Annibale della segretaria nazionale.

Il pasto consegnato e lasciato fuori dalla caserma, in quanto il personale era fuori per un intervento
Il pasto consegnato e lasciato fuori dalla caserma, in quanto il personale era fuori per un intervento

«Una scelta gravissima e lesiva dei diritti basilari dei lavoratori, che riporta ad una scellerata decisione dei sindacati Cgil Cisl Uil del 2002, alla base del disastroso contratto mensa appena sottoscritto – riferiscono dal Conapo -. Così questa è la situazione attuale dalla mensa di servizio, che da giorni risulta fortemente lacunosa in tutta la regione e che in alcuni casi ha rischiato di lasciare a “bocca asciutta” i vigili marchigiani per la mancata consegna delle derrate alimentari. In molti casi vengono serviti pasti – di cui per legge abbiamo diritto in ragione dei prolungati turni di lavoro che svolgiamo – preparati in centri di cottura esterni e portati in caserma in condizioni igienico sanitarie quantomeno discutibili. Per non parlare, ovviamente, della qualità del cibo. Si è abituati a vedere lavorare i Vigili del Fuoco senza mai lamentarsi, assolvendo i loro compiti con dignità e abnegazione in ogni situazione, ma oggi lanciamo un accorato un grido di allarme. Lo stato vuole risparmiare minando la nostra salute, sono arrivati a negarci una mensa degna di questo nome. Proprio a quei Vigili del Fuoco che nell’ultima emergenza sisma hanno garantito ogni giorno, con la loro cucina mobile, centinaia di pasti caldi a cittadini e istituzioni che in quei mesi durissimi hanno trovato nei vigili stessi un punto di riferimento, una certezza tra le infinite incertezze di quei tragici momenti».

«Oggi – aggiunge Luconi – il triste epilogo. La nostra amministrazione dimentica chi sono i Vigili del Fuoco e qual è il loro ruolo. Dimenticati proprio da quei dirigenti e da quei politici che spesso, pubblicamente, tessono le nostre lodi ma che oggi non esitano a danneggiarci e pugnalarci alle spalle, nel peggiore e più vigliacco dei modi, in nome del risparmio. A vantaggio di chi ci chiediamo, non certo dei Vigili del Fuoco».

«Come sindacato – termina la nota del Conapo – abbiamo ripetutamente affermato che possiamo essere d’accordo sul perseguimento del risparmio per la casse pubbliche, a patto che esso, però, riguardi innanzitutto l’organizzazione generale del Corpo, cominciando col tagliare ed accorpare incarichi, ad oggi doppi o inutili. Dal canto nostro la battaglia per la tutela dei diritti sacrosanti dei Vigili del Fuoco delle Marche continua con ogni mezzo».