Ancona-Osimo

Città di Ancona: l’AutoCarrozzeria festeggia il trofeo

Nel celebre locale anconetano del Caffè Giuliani, i vincitori sfoggiano il trofeo conquistato in Piazza Pertini. «Noi una grande famiglia!», dicono all’unisono

Strologo, Baldassari, Montini e Zannini ai lati del Trofeo Estra

ANCONA – Il Trofeo Estra Prometeo, simbolo della vittoria del Città di Ancona, è lì in bella mostra nell’interno del locale, il celebre Bar Caffè Giuliani cuore pulsante della movida anconetana. Ad accoglierci il quartetto “dirigenziale” dell’AutoCarrozzeria Centro Ancona, formazione vincitrice del più celebre torneo di Calcio a5 estivo del Centro Italia.

Roberto “Titti” Baldassari, il mister, Emanuele Montini, il team manager, Claudio Strologo, il main sponsor e Michele Zannini, il padrone di casa, ci aprono le porte del loro quartier generale per rivivere le emozioni dell’ultimo trionfo e chiacchierare a trecentosessanta gradi, come si fa tra amici. Perché questa squadra, questo sodalizio, è retto soprattutto sull’amicizia, sulla voglia di stare insieme, ancor prima del rettangolo di gioco.

Smaltita l’euforia?
«Sì, dopo qualche giorno sì!»

Cosa rappresenta per voi il Città di Ancona?
«Un appuntamento di ritrovo con amici e persone che magari durante l’anno non si riescono a incontrare più di tanto. Grazie al Caffè Giuliani e a Michele Zannini dopo ogni partita si fa gruppo, si aumenta l’intesa. Siamo una grande famiglia. Quest’anno ci sono state tavolate dopo la partite con ragazze, amici, tifosi. Bellissimo. Siamo riusciti a creare un gruppo con rapporti umani che vengono coltivati anche a torneo concluso».

Che sapore ha questa vittoria?
«Bellissima, forse anche meglio della prima. E’ una gioia vedere la felicità della gente che ha allestito questa squadra, che ha fatto sacrifici. La forza di questa squadra è l’aver coinvolto tante persone introno a noi, e tantissimi giocatori sono cresciuti in questi anni di Piazza Pertini. Prendi Pencarelli il portiere, dopo questo torneo, sta avendo una ribalta incredibile. E se la merita tutta perché è un ragazzo eccezionale».

Se doveste selezionare due “fotografie” di questo torneo, quali scegliereste?
«Tante, due sarebbe riduttivo. Pencarelli che para il rigore decisivo a Junior, Fragassi che pur di giocare la finale fa i salti mortali, lo sguardo dei ragazzi nell’intervallo della finale, Dell’Oso che ha disputato l’ennesima competizione su livelli stratosferici marcando autentici campioni. E non dimentichiamoci del torneo incredibile disputato da Alessandro Giordano, anconetano verace che si è dimostrato un grande uomo e ha mantenuto la sua parola».

E’ ancora possibile migliorare un torneo già meraviglioso come questo?
«E’ già un torneo di altissimo livello. Basterebbe mantenere le regole standard, fisse negli anni. Le limitazioni sono giuste, sennò finirebbe che a giocarsela siano solo poche squadre. Invece è bello che tutti possano sognare di arrivare in fondo, la classica sorpresa che nessuno si aspetta.»

In finale c’era tantissima gente, forse da record. Sintomo che Ancona è una città dormiente ma presente se stimolata. Cosa sarebbe importante fare in questa direzione?
«(Prende la parola Zannini del Caffè Giuliani, locale simbolo delle serate doriche nda). Giusto quello che hai detto, ma non solo con il Città di Ancona, la nostra città quando è stimolata segue tutto e lo fa con passione. Servirebbe più apertura da parte dell’amministrazione comunale, anche attraverso una politica imprenditoriale e lungimirante al fine di risvegliare la popolazione. Gli anconetani sono un popolo a cui va continuamente proposto, per tenerli vivi».

Come giudicate il momento dello Sport cittadino?
«Buio. Perché ad Ancona gli imprenditori che hanno investito nello Sport sono sempre stati troppo pochi. Non c’è collaborazione, non ci si aiuta. Il pubblico anconetano, oltretutto, è un pubblico particolare non è facile fare Sport ad alti livelli qui, gli stessi industriali sono molto freddi quando gli chiedi di investire. Anche nel Calcio a5 la Giampaoli in SerieA fu un fenomeno troppo fugace».

C’è una dedica particolare per la vittoria?
«A tutti noi che siamo qui, per l’amore e la passione. A Michele Zannini in particolar modo perché il suo Giuliani è l’elemento imprescindibile di questa squadra. Un pensiero va a tutti i giocatori, i tifosi e le persone intorno a noi. E’ bello pensare a tutti quelli che hanno indossato la nostra maglia. E’ la vittoria di tutti!».