Ancona-Osimo

Città del Teatro: Comune di Ancona ancora vincente per la vicenda delle fideiussioni

Ulteriormente rigettata la domanda della Purple, cessionaria dei crediti della ex Banca Marche, finalizzata a ottenere il pagamento delle fideiussioni comunali rilasciate nei confronti della fondazione teatrale cittadina

La sede della Corte D'Appello di Ancona
La sede della Corte D'Appello di Ancona

ANCONA – Anche con il giudizio di secondo grado il Comune di Ancona esce vincente dal braccio di ferro che dura da anni con la Purple Spv: con sentenza pubblicata il 23 marzo scorso la Corte di appello di Ancona ha ulteriormente rigettato la domanda della Purple, cessionaria dei crediti della ex Banca Marche, finalizzata a ottenere il pagamento delle fideiussioni comunali rilasciate nei confronti della fondazione teatrale cittadina. Purple in particolare agiva in giudizio per il mancato pagamento – ad opera della Fondazione – di rate di mutuo pari a circa 3 milioni di euro, oltre interessi moratori decorrenti dalla data del 2016, per una somma complessiva a oggi superiore a 5 milioni e 400mila euro. Una storia che risale a diversi anni fa e che l’attuale amministrazione comunale ha ereditato da quelle precedenti: nel 1998, infatti, il Comune di Ancona aderì alla Fondazione “Le Città del Teatro”, che era un organismo senza scopo di lucro partecipato da soggetti pubblici e privati, tra i quali il Comune stesso risultava socio fondatore con la quota sociale del 60%. All’epoca fu approvato lo statuto che prevedeva per la fondazione la possibilità di accendere mutuo per perseguire i propri scopi. Infatti ne furono attivati due, uno di 1,8 milioni di euro nel 2000 e l’altro di 2,250 milioni di euro nel 2006.

Negli anni la questione ha vissuto passaggi importanti, anche in tribunale, visto che già nel 2019 fu respinta una proposta di transazione di 250mila euro e che nel 2022 una sentenza del Tribunale civile di Ancona bloccò le pretese risarcitorie nei confronti del Comune. Tra l’altro, lo scorso luglio il tribunale di Ancona, attraverso il giudice delle esecuzioni, ha rigettato la prima richiesta della Purple, subentrata a Banca delle Marche nei crediti della fondazione, per il pagamento dei debiti della fondazione da parte del Comune di Ancona. Con la sentenza pubblicata il 23 marzo scorso il Comune esce nuovamente vincente da questa vicenda legale che, in caso contrario, avrebbe potuto pesare enormemente sulle casse comunali e nelle tasche dei cittadini anconetani.

La Corte di appello ha infatti confermato la nullità delle fideiussioni non solo sotto i profili già rilevati in primo grado – ossia per la nullità dei contratti di mutuo destinati non a investimenti, bensì al ripiano delle perdite di esercizio della fondazione stessa, in violazione dell’art. 119 della Costituzione – ma anche sotto il profilo della carenza di copertura finanziaria delle deliberazioni comunali, reputata necessaria anche per un’obbligazione di garanzia come la fideiussione. L’assessore al contenzioso dell’amministrazione comunale, Antonella Andreoli, che ha sempre seguito con attenzione tale vicenda in prima persona, sin dal suo insediamento, si è detta molto soddisfatta della pronuncia di appello – fa sapere una nota del Comune –. Identica soddisfazione è stata espressa dal sindaco Daniele Silvetti per una controversia che ha sempre costituito una minaccia di grande impatto economico per le casse comunali e che, ovviamente, resterà tale sino al suo passaggio in giudicato.