ANCONA – “Decesso per morte cerebrale”. Non ce l’ha fatta Francesco, il bimbo di 7 anni curato per 15 giorni con l’omeopatia per un’otite bilaterale che avrebbe richiesto una terapia antibiotica tempestiva. L’ospedale Salesi ha trasmesso una segnalazione sul caso alla procura di Ancona e alla procura dei minori. Intanto i genitori hanno deciso per la donazione degli organi.
Secondo quanto riportato dal bollettino medico di decesso redatto dal dottor Fabio Santelli, direttore della Sod di Anestesia e Rianimazione Pediatrica del Salesi , «nella prima mattinata il quadro clinico del paziente F. si presentava con una stabilità cardio-circolatoria, parametri ventilatori e della diuresi validi. Persistenza del quadro neurologico di coma irreversibile. Effettuato un nuovo controllo Elettroencefalografico che risultava con assenza di attività elettrica, contattata la Direzione medica si è provveduto a convocare la Commissione per l’accertamento della morte cerebrale».
I genitori di Francesco, originari di Cagli, si erano affidati al dottor Massimiliano Mecozzi, medico omeopata con studio a Pesaro. Circa 15 giorni fa Francesco si era ammalato di otite bilaterale e i genitori si erano rivolti a Mecozzi che avrebbe consigliato ai familiari una terapia a base di preparati omeopatici. Nelle due settimane il piccolo però è peggiorato notevolmente, finché nella notte tra martedì e mercoledì è stato trasferito d’urgenza al Salesi, dove una Tac ha rivelato gravi danni al cervello. Dopo un intervento chirurgico per la rimozione dell’ascesso cerebrale, è cominciata anche la terapia antibiotica, ma le condizioni del bimbo non sono migliorate. Oggi è stata accertata la morte cerebrale e la famiglia è decisa a denunciare il medico omeopata.