ANCONA – Formazione universitaria specifica, adesione a cluster nazionali e una sinergia sempre più stretta tra l’Università Politecnica delle Marche e le imprese operanti nella nautica. È quanto è emerso nel corso dell‘incontro che si è tenuto oggi, 29 aprile, ad Ancona, al rettorato dell’Università tra i membri del cluster regionale yachting di e-Living, l’associazione costituita da Università, Istituti di Ricerca ed aziende del territorio. Obiettivo valorizzare una importante realtà industriale della Regione, quella del polo marchigiano della nautica di lusso, sia cruising che yachting.
Un asset produttivo fondamentale anche per la città di Ancona, dove conta oltre 3.600 occupati nella cantieristica navale che rappresenta un’eccellenza di livello mondiale, a cui si aggiunge l’indotto generato dalle imprese terziste attive nella domotica, nell’automazione, nel design e nell’innovazione, espressione di un know-how Made in Marche.
Presenti al tavolo di lavoro, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, che ha sostenuto il progetto fin dall’inizio, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Francesco Piazza, il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e dell’Architettura, Maurizio Brocchini, Videoworks, Furlanetto, Team Italia, AMS, Cantiere delle Marche e FM Interior Design.
«Un progetto molto importante per un settore produttivo che copre tutte le Marche, dal momento che ci sono cantieri in diverse zone della regione» ha sottolineato il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi.
Nel corso dell’incontro sono state individuate una serie di azioni volte a «rafforzare e formare le competente interne ai cantieri associati al cluster – ha precisato il rettore – tramite corsi di perfezionamento, percorsi di eccellenza nell’ambito delle lauree magistrali e dottorati di ricerca nelle aziende del cluster per trasferire i risultati della ricerca nei contesti applicativi». Obiettivo, far emergere e valorizzare le competenze.
«Un incontro molto utile – ha detto Longhi – perché permette un apporto sinergico tra imprese che lavorano nel mare e l’Università Politecnica delle Marche. Dobbiamo creare un sistema sempre più coeso tra chi fa ricerca e chi la utilizza, cioè il settore della nautica, il cruising e la Fincantieri».
«Stiamo programmando per fine maggio un evento di presentazione per far conoscere il cluster e le sue finalità, nel quale coinvolgeremo anche attori esterni», ha concluso il rettore.
Il progetto, già in rete con il Cluster Nazionale Tecnologico per gli Ambienti di Vita, Tav, sarà collegato anche al Cluster Tecnologico Nazionale “Blue Italian Growth” (CTN-BIG) connesso ad Ambiente marino e fascia costiera, Biotecnologie blu, Energie rinnovabili dal mare, Risorse abiotiche marine, Risorse biotiche marine, Cantieristica e robotica marina e in parallelo sostenibilità ambientale e usi economici del mare.
IL PROGETTO
il cluster mette insieme pubblico e privato nell’ambito di un progetto più ampio il cui obiettivo è creare soluzioni innovative nell’ambito dell’Ambient Intelligence e dell’Ambient Assisted Living, ovvero la domotica. Un progetto che coinvolge la Regione e che vede Università, Istituti di Ricerca ed aziende del territorio partecipare al gruppo di lavoro, promosso dal rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi.
Tra i fondatori, Università Politecnica delle Marche, Inrca, Consorzio Homelab, Genera, Laboratorio delle Idee, Logical System, A TLC, Arielab, Automa, IDEA, Iselqui, JEF e Leaff. Presidente, Amedeo Duranti della Coos Marche.
Quattro i cantieri che hanno aderito: Fincantieri, Cantiere delle Marche, Cantiere Rossini e Palumbo, Nel cluster anche tre aziende dell’industria elettronica, Videoworks tra i primi soci sostenitori, Team Italia e Furlanetto International, un’azienda meccanica, AMS e due Interior Designer, FM Architettura di Interni e Studio Massari.