ANCONA – Coldiretti conquista Ancona con il «Viale dei Sapori». Si tratta di un’iniziativa ormai consolidata, che quest’anno schiera 30 stand di altrettante aziende agricole di Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Emilia Romagna e Trentino. L’evento, inaugurato stamane (venerdì 10 settembre), alle 12, al viale della Vittoria, rimarrà qui fino a domenica (orario 9-21).
Viale dei Sapori, sì, ma anche viale dei colori, con magnifiche piante di ogni tipo, peperoncini piccanti e pure miele, cosmetici naturali, latticini e formaggi, nonché tisane e infusi di frutta. E poi, verdure di stagione e pane casereccio che i passanti potranno assaggiare direttamente dai gazebo.
Di altissima qualità anche vino, olio, birra e creme di ortaggi. Proprio nel periodo più difficile per i coltivatori diretti, questo storico appuntamento promosso da Campagna amica – Coldiretti trionfa ancora una volta: «Gli stand sono in aumento rispetto allo scorso anno – sottolinea Alberto Frau, direttore regionale (e della provincia anconetana) di Coldiretti. La pandemia? Non ci ha fermato. Durante le chiusure da lockdown, abbiamo lavorato benissimo, con 3mila consegne settimanali di prodotti, casa per casa. Ora, il sogno è allungare ancora di più questa esposizione e arrivare al Passetto, magari con delle fattorie didattiche».
Sfida accolta da Pierpaolo Sediari, vicesindaco di Ancona: «Gli espositori sono numerosi e la coreografia è stupenda. Il viale si colora di giallo, così come via Castelfidardo, alla domenica». Le aziende agricole, dunque, scelgono sempre di più Ancona. In aprile, ad esempio, c’è stata l’inaugurazione del Mercato dorico di via Martiri della Resistenza. Insomma, dalla Camera di commercio regionale, il direttore, Fabrizio Schiavoni, dice che sono «segnali soddisfacenti».
Dopo la visita agli stand, si potrà gustare un pranzo da Re Stocco. Il presidente, Bernardo Marinelli, fa gli onori di casa: «Qui serviamo stoccoliva e sughi con lo stoccafisso all’anconetana». Prodotti molto apprezzati dai cittadini, che però, quest’anno (come il precedente) non potranno sedersi ai tavoli, per via delle disposizioni anticovid: «Il prossimo anno speriamo di poter tornare con le tavolate», rilancia Marinelli.
Giornata soddisfacente, quella di oggi, per Marco Cardinali, dell’azienda agricola «Le tre querce» di Urbisaglia: «È il quarto anno, qui. La città risponde abbastanza bene: certo, il primo giorno si parte in sordina, poi nel fine settimana l’afflusso di gente aumenta». Viene da fuori regione, l’umbro Giancarlo Ferrandi, presente allo stand con infusi di frutta mangia-bevi: «Conosco Ancona, vengo una volta al mese da ottobre ad aprile in via Castelfidardo, la domenica. La gente è interessata ai miei prodotti, tisane e infusi, perché è sempre più attenta alla salute».
Tra gli stand, anche quello di Coldiretti Giovani Impresa, per raccogliere le firme per la petizione «Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo». Si punta così ad avere un fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole, frenando il consumo di suolo agricolo.
«Oltre 111mila ettari in biologico, uno su quattro nelle Marche e più 4mila operatori certificano la costante crescita di un settore di eccellenza per la nostra regione e la bontà del Distretto Unico del Bio marchigiano, un’idea vincente della Regione Marche che abbiamo sostenuto fin dall’inizio e promosso tra le nostre aziende che hanno aderito in maniera massiccia: circa il 50% delle adesioni sono aziende nostre socie», Lo ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, oggi dal palco del Sana di Bologna nel commentare gli ultimi dati Sinab/Ismea.