Ancona-Osimo

Coldiretti Giovani, Orciari: «La burocrazia lenta è il principale problema del settore»

Intervista al presidente dell'associazione provinciale degli agricoltori, titolare di un'azienda a Corinaldo e laureando alla facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche

Simone Orciari
Simone Orciari

ANCONA – È il 24enne Simone Orciari il nuovo presidente dei Giovani di Coldiretti della provincia di Ancona. Titolare di un’azienda agricola di Corinaldo, succede a Paolo Guglielmi ed è laureando  alla facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. Coltiva frumento duro, colza, erba medica in 55 ettari di terreno nel suo paese, disponendo anche di un uliveto.

Orciari, si aspettava questo incarico?
«Anzitutto vorrei sottolineare quanto questa nomina mi riempia di orgoglio e felicità. Una nomina importante che non mi aspettavo minimamente. Sono consapevole che la responsabilità è altissima in quanto mi tocca in prima persona andando a occuparsi delle cose a me più care: la giovinezza e l’agricoltura. Questo bel traguardo è frutto della partecipazione e vorrei ringraziare tutti gli interlocutori tra me e il mondo Coldiretti: il direttore regionale Enzo Bottos, il segretario provinciale Emanuele Befanucci, il mio predecessore Paolo Guglielmi, il segretario della sezione di Senigallia Michele Negromanti e Michela Fabiano, tutor di Coldiretti Giovani Impresa».

Quali sono le problematiche più pressanti del settore?
«Sono tante ma la lentezza burocratica è la problematica principe in quanto frena realtà che dovrebbero avere risposte istantanee, progetti di chi ha messo il lavoro al centro della propria vita».

Cosa chiedete al nuovo governo?
«Coldiretti a livello nazionale ha una sua Piattaforma programmatica che ha sottoposto ai candidati di tutta Italia. Al nuovo governo chiediamo di difendere a livello europeo ed estendere ad altri prodotti (come l’ortofrutta trasformata o le carni trasformate) l’etichettatura obbligatoria, snellimento burocratico, una nuova legge sui reati agroalimentari che inasprisca le norme in vigore, blande rispetto all’evoluzione del fenomeno, fino all’istituzione di un ministero unico che accorpi le funzioni del Mipaaf con quelle del Ministero dell’Economia per arrivare a un vero e proprio Ministero del Cibo, come avviene in Francia. In più, aggiungerei un monito sull’importanza dei giovani in un settore vitale e strategico, come quello agricolo, per l’Italia».

Quali saranno i tuoi obiettivi principali?
«Il mio obiettivo come presidente dei Giovani di Coldiretti della Provincia di Ancona sarà quello di portare sempre più persone come me in associazione aiutando le nuove imprese che si affacciano a questo settore che dà molte gratificazioni ma che è anche molto vincolante e, senza una vera passione, può risultare molto duro».