ROMA – Anche le Marche a Roma per manifestare, questa mattina, martedì 8, davanti al Ministero per le Politiche Agricole per salvare l’olio extravergine di oliva. Le Marche hanno visto nel 2018 un calo di produzione del 40% rispetto all’anno precedente. Un dato generalizzato dovuto alle gelate a cavallo tra gli scorsi febbraio e marzo che hanno bruciato le piante. Un danno non indifferente per le circa 22mila aziende che lavorano 10mila ettari di terreni (oltre 2.500 a biologico) e per i 162 frantoi attivi. Un settore, forte della nuova Igp Marche che insieme alla Dop di Cartoceto ha fatto segnare un aumento del 24% del valore economico, minacciato anche dalle importazioni dall’estero.
«Coldiretti ha voluto porre l’attenzione sulla necessità di un Piano olivicolo nazionale per far crescere il valore, la sostenibilità e la competitività delle aziende coinvolte – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche e membro della giunta nazionale -. Anche nelle Marche l’olivicoltura è simbolo di presidio territoriale, di sviluppo economico e di lavoro creato e, per questo, investire sulla distintività dell’olio extravergine marchigiano ed italiano è una dimostrazione di lungimiranza e responsabilità che da questo governo attendiamo e auspichiamo. Il ministro Centinaio ha voluto incontrare i soci di Coldiretti presenti alla manifestazione e davanti a loro ha riconosciuto l’effettivo valore che l’olivicoltura esprime nel nostro paese dando risposta e attenzione a diverse questioni poste da Coldiretti. Oltre al caso Xylella, c’è l’impegno politico ad adeguare il Fondo di solidarietà per contrastare i danni dovuti ai cambiamenti climatici e a prestare maggiore attenzione al sistema dei controlli affinché anche in questo comparto si contrasti con efficacia il danno economico delle frodi e delle sofisticazioni alimentari tutelando il vero olio italiano».