Ancona-Osimo

Collegamento porto-A14, Mancinelli scrive a Conte: «Non possiamo perdere altro tempo»

Il primo cittadino di Ancona chiede che «vengano individuate e assegnate rapidamente le risorse di 99,61 milioni di euro». Il documento è stato sottoscritto da istituzioni, associazioni di categoria, parti sociali e cluster portuale

Il porto di Ancona

ANCONA – «Il collegamento porto-A14 non può essere più rimandato». Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla Ministra De Micheli, a seguito dei risultati del lavoro del tavolo tecnico sull’uscita dal porto del 23 luglio scorso, a cui aveva partecipato in videochiamata lo stesso premier. Così come concordato in quella sede con le istituzioni del territorio, le associazioni di categoria, parti sociali e il cluster portuale, la città ha sollevato precise richieste sulle opere, che dovranno determinare il futuro assetto della connessione porto-grande viabilità.

Le richieste, ribadite nella lettera, sono tre. Innanzitutto, individuata l’uscita a Nord come opera prioritaria tra quelle previste nel documento del Mit Italia Veloce, «occorre che vengano individuate e assegnate rapidamente le risorse di 99,61 milioni di euro necessarie alla sua realizzazione, così come individuate nella prima fase di progettazione Anas. L’impegno del governo in questo senso costituirebbe un segnale decisivo di attenzione a questo territorio e metterebbe in parziale sicurezza tutte le ulteriori fasi di realizzazione dell’opera». Inoltre è necessario «sbloccare l’iter relativo alla valutazione e autorizzazione ambientale del progetto Lungomare Nord, così come sollecitato formalmente dalla stessa Rfi, soggetto attuatore del progetto, al Ministero dell’Ambiente». La terza richiesta è «velocizzare il percorso che porterà all’appalto dei lavori per la Strada Statale 16».

Valeria Mancinelli
Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona

«Abbiamo deciso, con gli altri membri del tavolo tecnico, – afferma il sindaco Valeria Mancinelli – di seguire tutti i passaggi relativi alla realizzazione dell’Uscita a Nord e delle altre opere funzionali al miglioramento della connessione porto-A14. Non intendiamo fare richieste generiche ma vigilare e presidiare tutti i passaggi, in modo da sollecitare i soggetti competenti sull’esatto passo da compiere, il punto da sbloccare. Si tratta di iter molto complessi, ma la città tutta è attenta e pronta a farsi sentire in ogni passaggio. Ci confortano l’apertura e l’impegno del presidente Conte e del Ministro De Micheli, ma non possiamo perdere altro tempo».

Il documento, inviato a Conte e alla De Micheli, è stato sottoscritto da Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale, Regione Marche, Provincia di Ancona, Rfi, Camera di Commercio, Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Marche Nord, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Associazione Agenti Marittimi, AMSEA – associazione spedizionieri autotrasportatori marchigiani, ANASPED – associazione nazionale spedizionieri doganali, Propeller, Imprese e Operatori del porto, Gruppo Ormeggiatori Ancona, Piloti del Porto, Cantieri (Cantiere delle Marche, Isa-Palumbo, Ferretti Group, Fincantieri).

«Il nostro scalo – si legge nel documento – è un porto “core” della rete infrastrutturale europea. Grazie ai traffici su navi Ro-Pax con la Grecia e i Balcani, in cui è leader assoluto tra gli scali italiani, Ancona costituisce un rilevante nodo di connessione tra le economie del Sud Est Europa e del Centro Nord Europa, da almeno 30 anni. Eppure alla rilevanza internazionale non corrisponde un adeguato sistema di collegamento con la rete autostradale primaria e questo limita la competitività del porto e degli operatori, ma non solo. Un collegamento diretto alla grande viabilità contrarrebbe i tempi di percorrenza delle merci e delle persone verso le aree di origine/destinazione, migliorando decisamente l’efficienza del porto; ridurrebbe altresì gli effetti ambientali, oggi rilevanti. Ogni anno il traffico di centinaia di migliaia di auto e tir attraversa il popoloso quartiere cittadino di Torrette, in cui si concentra anche l’ospedale regionale e presto il trasferimento di uno dei più importanti ospedali pediatrici del Centro Italia».

E ancora: «Una strada comunale sopporta le gravi diseconomie esterne (ambiente e incidentalità) che pure favoriscono l’integrazione tra due grandi bacini economici europei: da un lato Grecia-Balcani e in parte anche Turchia, dall’altro i grandi Paesi europei di Germania, Regno Unito, Francia. Questo territorio in definitiva gioca da anni una dimensione strategica di scala internazionale, con “armi” solo locali. Ecco perché la questione collegamento diretto del porto-A14 non può più essere rimandata, ed è una battaglia che tiene insieme tutta la città, come ha potuto constatare dalla partecipazione al tavolo tecnico: le associazioni di categoria, le parti sociali, tante associazioni di cittadini oltre alle istituzioni del territorio».