ANCONA – La maggioranza è compatta e va avanti in difesa della Legge regionale 22 del 28/06/2018 sulla gestione dei rifiuti, impugnata nei giorni scorsi dal governo. È un no secco all’incenerimento dei rifiuti sul territorio regionale, quello del Pd e del Gruppo Misto. È quanto è emerso stamane dall’incontro convocato a Palazzo delle Marche dai capigruppo regionali di maggioranza. Presenti Fabio Urbinati, Sandro Bisonni, Gianluca Busilacchi, Renato Claudio Minardi, Boris Rapa, Enzo Giancarli e gli assessori Angelo Sciapichetti e Moreno Pieroni. La volontà espressa in maniera corale è quella di proseguire sulla linea di una politica ambientale innovativa, incentrata su economia circolare dei rifiuti e sulla raccolta differenziata spinta.
«Il tema ambientale ci ha sempre contraddistinto – ha dichiarato il capogruppo Pd Fabio Urbinati – e lo dimostra anche la nostra Legge contro l’abbandono della plastica in mare. La combustione dei rifiuti è uno strumento ormai superato».
Una questione politica, secondo la maggioranza, che va contro quanto sostenuto in campagna elettorale dal Movimento 5Stelle. Intanto, nell’attesa che si esprima la Corte Costituzionale, resta in vigore nelle Marche quanto stabilito dalla Legge Regionale che vieta l’incenerimento dei rifiuti. La maggioranza sta interessando uno studio legale per valutare le possibili vie da percorrere e lunedì i capigruppo di maggioranza si riuniranno per discuterne.
«Nella nostra regione non ci sono i numeri per fare inceneritori – ha detto l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – data l’alta raccolta differenziata che caratterizza le Marche». Economia circolare, centri di riuso e una norma che va verso la tariffazione puntuale dei rifiuti che consentirà ai cittadini “virtuosi” nella differenziata di risparmiare. Sono questi i punti di forza delle strategie ambientali messe in campo dalla Regione, come ha sottolineato l’assessore Sciapichetti, che ha ancora evidenziato, come nonostante il terremoto abbia provocato un rallentamento della raccolta differenziata, questa nelle Marche è arrivata al 65,5%, con punte intorno 74% nel maceratese.
La preoccupazione espressa dall’assessore regionale Moreno Pieroni è quella che la decisione del Ministro di impugnare la Legge Regionale, «nasconda l’interesse economico di qualcuno intenzionato a realizzare inceneritori nelle Marche, su questo staremo molto attenti. I marchigiani possono stare tranquilli nessun inceneritore, verrà fatto nelle Marche finchè ci sarà questa maggioranza».
Nell’attesa che si esprima la Corte Costituzionale le Marche sarebbero comunque al riparo dall’incenerimento dei rifiuti, grazie proprio alla Legge Regionale 22. Se poi il Governo deciderà di abrogare lo Sblocca Italia, decadrà la possibilità di realizzare inceneritori su tutto il territorio nazionale, ma se nel frattempo la Corte Costituzionale si dovesse pronunciare contro la Legge Regionale, allora nelle Marche potrebbe essere realizzata la combustione dei rifiuti.
«Abbiamo realizzato un percorso coerente contro l’incenerimento e sulla politica di gestione dei rifiuti – ha detto il consigliere regionale Enzo Giancarli – siamo certi che come abbiamo vinto la battaglia sui vaccini vinceremo anche questa». Una decisione, quella di impugnare la Legge Regionale contro la combustione dei rifiuti, che dimostra da parte del Governo incoerenza, come ha sottolineato il consigliere regionale del Pd Renato Claudio Minardi, «prima lottano contro gli inceneritori e poi impugnano una Legge Regionale che va contro la combustione dei rifiuti. Sono dilettanti allo sbaraglio».
Il consigliere regionale del Gruppo Misto Renato Bisonni ha sottolineato come il Governo 5Stelle-Lega sia tra quelli che maggiormente hanno impugnato leggi regionali, calpestando la volontà popolare. «Porteremo avanti la battaglia nelle sedi legali e sul territorio – ha detto – una battaglia che riguarda non solo le Marche, ma tutta Italia». Bisonni ha anche annunciato l’avvio dell’iter di due Pdl regionali, una sulla gestione del compost e l’altra sul risparmio idrico, per le quali mercoledì saranno nominati in commissione i relatori di maggioranza e di minoranza e fra 15 giorni inizierà la discussione.
La gestione dl compost si pone l’obiettivo di incentivare nelle famiglie la produzione di compost attraverso l’impiego di compostiere domestiche, prevedendo sconti sulla tassa dei rifiuti. Una manovra che consentirà una riduzione dei volumi dei rifiuti ritirati dal gestore fino al 40%. La pdl sul risparmio idrico, prevede invece una rimodulazione tariffaria dell’acqua che garantirà ai marchigiani di avere gratuitamente i primi 50 litri in bolletta. Una iniziativa che si che si riallaccia alla dichiarazione Onu su diritti essenziali della persona e che prevede un quantitativo minimo essenziale di acqua per ogni individuo. Obiettivo contrastare lo spreco di acqua, a livello domestico, penalizzando con un rincaro in bolletta i grandi consumatori.
Il consigliere regionale del Gruppo Misto Gianluca Busilacchi nel suo intervento ha ricordato come la Regione si sia spesa per l’ambiente introducendo numerose norme, tra le quali il recupero del cibo e dei farmaci. «Stiamo assistendo al tentativo di rincentralizzare alcune scelte, svilendo l’autonomia delle Regioni – ha detto – scelte locali sempre più impugnate. La questione dei vaccini e del punto nascita di Fabriano ne sono un esempio. Occorre invece dare fiato alle Regioni».
«Il lavoro svolto dal governo regionale ha una direzione chiara e coerente in tema ambientale – ha sottolineato il capogruppodi Uniti per le Marche Boris Rapa – e siamo compatti per far valere le nostre istanze in tutte le sedi competenti».
Secondo il consigliere regionale Luca Marconi: «Le Marche possono appoggiarsi ad altre realtà regionali di termovalorizzatori per conferire l’indifferenziato ed evitare cosi la costante e sempre controversa apertura di nuove discariche».