SIROLO – Le temperature record di questa torrida estate 2017 impongono massima attenzione al rischio di incendi boschivi. Gettare sigarette accese a terra e accensione di fuochi non controllati, sono alcuni dei comportamenti da evitare. Quanto accaduto nei giorni scorsi al Parco San Bartolo (PU), in gran parte distrutto dalle fiamme, fa riflettere. L’Ente Parco del Conero interviene fornendo alcuni strumenti utili per la tutela del territorio e spiegando che cosa fare in caso di incendio. Partita anche una campagna informativa per residenti e turisti.
«Innanzitutto bisogna predisporre uno strumento idoneo di prevenzione dei rischi e di gestione dell’emergenza per non trovarsi impreparati – spiega Gilberto Stacchiotti, presidente Ente Parco del Conero -. I maggiori rischi per il patrimonio boschivo sono legati a fattori antropici, determinati anche involontariamente da comportamenti non corretti come i fuochi non controllati, l’abbruciamento di stoppie o sigarette accese gettate in terra. Da oltre dieci anni il Conero è dotato, grazie all’Ente Parco, di un piano antincendi boschivi il cui scopo è quello di coordinare l’attività di Enti ed associazioni per garantire la protezione della comunità e dei boschi. Ad esso si integrano i piani comunali di emergenza».
Strategica la localizzazione di punti di avvistamento per l’antincendio che, sulla base dell’esperienza pregressa, vengono confermati alla Gradina del Poggio e a Monte Colombo. «Il Parco da qualche anno presiede un tavolo tecnico permanente al quale partecipano Enti a vario titolo coinvolti nell’azione di protezione civile e antincendio boschivo. Il tavolo tecnico, in coerenza con quanto recentemente stabilito sul Piano A.I.B. ed in linea con le indicazioni dello stesso piano, ha avviato una campagna informativa mediante azioni rivolte sia ai turisti adottando una strategia di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei cittadini proprietari – riferisce il direttore dell’Ente Marco Zannini -. È sui comportamenti che si rende necessaria la massima attenzione da parte dei fruitori del territorio, cooperando così con le “sentinelle dei boschi”, i VAB, alla migliore efficacia del piano. Piccoli gesti di grande valore».
Dal Tavolo Tecnico emerge come la sosta delle auto o moto in aree non adibite a parcheggio, in particolare ai margini di strade vicinali o pubbliche, sia molto pericolosa in caso di incendio in quanto non soggetta a controlli. Un esempio è la sosta lungo la strada che costeggia il parcheggio comunale nelle vicinanze della rotatoria di Portonovo, interdetta in parte all’accesso. Proprio lì, nel mese di giugno, sulla scarpata laterale è scoppiato un incendio.
«Da Portonovo è partita la campagna di sensibilizzazione con l’installazione di tabelle informative sui corretti comportamenti consigliati dal P.A.B. -afferma Stacchiotti -. Il Tavolo raccomanda agli enti competenti l’obbligo di far rispettare i divieti di accensione fuochi, ricordando anche l’art.15.1 del Regolamento del Parco che prevede, a difesa dagli incendi boschivi, anche il divieto di accensione delle cosiddette “lanterne volanti”. E naturalmente niente fuochi d’artificio».