ANCONA – Il Comune di Ancona testa per primo in Italia l’intelligenza artificiale applicata alla gestione dei contratti e degli appalti. Il progetto pilota che vede l’amministrazione comunale affiancata da Ai-Pact, lo European digital innovation hub che si occupa di supportare le amministrazioni locali nell’adozione dell’intelligenza artificiale, con il coordinamento di Sda Bocconi e il supporto tecnologico del gruppo Maggioli, è stato presentato stamattina in Comune dall’assessora Antonella Andreoli. «Presentiamo questo progetto che vede il Comune di Ancona come ente pilota per l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle procedure di gestione di contratti e appalti – ha spiegato l’assessora –. Un passo molto importante che testimonia l’attenzione dell’amministrazione per l’innovazione e che, in questo caso, si cala nei nostri uffici e nei nostri procedimenti a vantaggio e servizio dei cittadini. Integrare l’intelligenza artificiale all’interno delle procedure contrattuali e degli appalti significa, infatti, contribuire in modo decisivo alla semplificazione delle procedure, all’analisi automatica e a una gestione documentale efficace e sicura. Questo consentirà di introdurre delle procedure più efficienti, un servizio migliore per i cittadini, un patrimonio informativo disponibile e interoperabile grazie all’utilizzo di questa intelligenza artificiale. Grazie alla Sda Bocconi e al gruppo Maggioli il nostro Comune potrà utilizzare la Ai Pact».
In concreto le procedure del Comune in tema di contratti e appalti saranno innovate grazie a un sistema automatico in grado di supportare gli uffici coinvolti nelle varie fasi di gestione dei processi legati ai contratti pubblici e semplificando, in particolare, il processo di rendicontazione dei documenti obbligatori verso l’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac. Le principali funzionalità integrate nella piattaforma A&C Procurement Ai, che verrà messa a disposizione del Comune, coinvolgeranno sia la fase di gestione della documentazione di gara, sia la fase contrattuale, sia quella esecutiva, prevedendo, nello specifico, verifiche formali della documentazione predisposta in fase di gara, con particolare attenzione all’eventuale presenza di dati personali al fine di garantire il rispetto della privacy delle figure coinvolte, elaborazione in sintesi della documentazione dell’appalto, analisi, monitoraggio ed estrazione automatica di dati rilevanti in fase esecutiva. Nel progetto sarà garantito il totale rispetto della privacy, con misure di sicurezza di livello definito “enterprise”. I dati inseriti, infatti, sono memorizzati temporaneamente per migliorare le prestazioni e monitorati per abusi, ma non vengono in nessun modo conservati.
«Qualche anno fa l’Unione Europea, sulla scia dei progetti Pnrr – ha spiegato a sua volta il fabrianese Cristiano Gambucci che rappresenta il gruppo Maggioli insieme Robert Ridolfi, direttore business unit digital transformation del gruppo – s’è posta l’obiettivo di utilizzare fondi europei per supportare la pubblica amministrazione, ma anche le imprese e le start-up, per accelerare l’utilizzo della nuova tecnologia permettendo la copertura dei costi di investimento. In questo caso i partner di Ai Pact vengono supportati con la copertura dei puri costi che vengono sostenuti per sviluppare questi progetti. Questo significa che possiamo fare delle sperimentazioni sugli enti che decidono di aderire in modo tale da ottimizzare questi costi permettendo un domani la divulgazione più veloce di questi progetti. Ancona su questo progetto è capofila, gli obiettivi sono quelli della divulgazione della cooperazione per ottimizzare l’efficienza e la standardizzazione dei processi legati ai contratti pubblici». I partner sono Sda Bocconi, gruppo Maggioli, università Bicocca di Milano, università di Bologna, fondazione Ifel di Anci e la Tempo Innovation Source.