ANCONA – Ascensore del Passetto chiuso, sulla vicenda che ha coinvolto un anziano in carrozzina nello scorso fine settimana interviene – per il Comune – l’assessore al bilancio, Ida Simonella. L’Amministrazione era infatti stata duramente criticata non solo dal 75 enne che non è potuto scendere in spiaggia con l’ascensore, ma anche dalla sezione provinciale dorica dell’Aniep, presieduta da Maria Pia Paolinelli.
«Vicenda vergognosa – aveva detto – l’ascensore va riaperto non solo per le persone disabili, ma anche per gli anziani, per i genitori con passeggini al seguito e per chi, più in generale, ha difficoltà motorie nel raggiungere il mare. Il mare – aveva sottolineato Paolinelli – è di tutti e tutti hanno il diritto di usufruire degli spazi della città. Non è possibile che l’ascensore sia aperto solo d’estate, perché c’è chi al mare vorrebbe andare anche in primavera o in autunno».
Che il Comune abbia dimenticato i disabili? «Assolutamente no – la replica dell’assessore Simonella –. È un discorso complesso. L’ascensore è un mezzo pubblico e come tale deve rispondere a standard e requisiti imposti dai meccanismi di controllo (come l’Ustif). L’ascensore in questo periodo è chiuso perché sono in corso interventi strutturali e sul funzionamento delle funi. E stiamo accelerando per riaprirlo a Pasqua».
L’impianto – fanno sapere da Palazzo del Popolo – potrebbe riaprire, a pieno regime, dal 25 aprile a fine ottobre. Ma c’è chi, come l’Aniep, chiede un’apertura dell’impianto 365 giorni l’anno. «Al momento, non è possibile» – fa sapere Simonella –. Io non ne faccio una questione di costi, perché è brutto raffrontarli con il tema delle disabilità, però le risorse sono sempre più ridotte, i soldi non sono infiniti».
«Non è vero che il Comune ha dimenticato le persone disabili. Guardi – prosegue lei – che con le associazioni di disabili realizziamo strutture e attrezzature in molte zone di Ancona. Pensiamo a piazza Cavour e agli ultimi restyling che stiamo portando avanti in diversi punti del capoluogo. C’è da colmare un gap enorme tra una città che era pensata (e costruita) in un modo e gli adeguamenti che vanno progressivamente fatti in un altro».
Il costo di apertura dell’ascensore, per un mese, sarebbe pari a «qualche decina di migliaia di euro, credo. Nel trasporto pubblico, 8 milioni vengono direttamente dallo Stato e arrivano al Comune tramite la Regione – illustra l’assessore –. Ancona è l’unica città marchigiana ad avere aggiunto risorse, dal proprio bilancio, per 1 milione e 300 mila euro».
«Si chiama bilanciamento ed efficienza – precisa Simonella –. L’ascensore apre quando l’affluenza è maggiore. Nel pubblico, gli interessi della collettività vanno contemperati, la coperta è corta, non si riesce mai ad accontentare tutti. Ringrazio stampa e associazioni per questa segnalazione. Vi assicuro che rifletteremo, perché è un giusto puntello per migliorare. Ma sono onesta: non sarà facile».