ANCONA – Dopo due anni di attesa è uscita la data del concorso straordinario per la scuola riservato ai docenti precari che hanno maturato più di tre anni di insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado. La data di partenza è il 22 ottobre poi si proseguirà fino al 16 novembre.
In tutta Italia sono state presentate 64 mila domande per 32 mila posti disponibili. Nelle Marche i docenti precari che parteciperanno al concorso straordinario sono circa 1.800. Dura la critica di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola che avevano invece chiesto al Ministero un concorso per soli titoli così da garantire l’immissione in ruolo già dal 1° settembre. Il personale avrebbe poi partecipato a una formazione in servizio e al termine dell’anno scolastico, sarebbe stato sottoposto ad una prova orale il cui esito avrebbe confermato o meno il ruolo.
«In totale nelle Marche sono state presentate 1.814 domande ripartite su tutte le classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il maggior numero, 171, sono per la classe di concorso di italiano alla scuola secondaria di primo grado, 132 per la classe di concorso di matematica, un’ottantina di domande sono invece per la lingua inglese. Anche per la scuola secondaria di secondo grado le domande più consistenti sono per il gruppo letterario, circa 80, e delle matematiche, 35. Quante assunzioni si faranno ancora non lo sappiamo – spiega Anna Bartolini, segretaria generale Cisl Scuola -. Non sappiamo neppure se l’Ufficio scolastico regionale ha trovato il numero di commissari necessari per insediare le commissioni, il Direttore non ha ancora potuto fornirci il dato. Per noi sindacati è una follia bandire questo concorso in piena pandemia, in autunno, durante lo svolgimento delle lezioni scolastiche e con l’arrivo dell’influenza di stagione. Se un candidato ha il raffreddore o qualche linea di febbre dovute a una sfreddata non può espletare la prova? Teniamo i ragazzi distanziati, con le mascherine, non possono fare ricreazione, devono entrare da una porta e uscire dall’altra, ci sono continue sanificazioni e poi facciamo entrare a scuola estranei? Mi domando che senso abbia fare un concorso del genere adesso».
«Come sindacati avevamo chiesto un concorso diverso, invece il Ministero ha continuato sulla sua linea e ha bandito questo concorso – dichiara Antonio Spaziano, segretario Uil Scuola Marche -. Il problema è che siamo ancora nell’emergenza sanitaria, i docenti che parteciperanno al concorso straordinario sono precari storici quindi sono già in servizio a scuola. Fare un concorso del genere ad inizio anno scolastico con la pandemia ci sembra un’idea folle.
Anche perché le prove si svolgeranno nelle scuole già sottoposte a un forte stress a causa dei protocolli anti-Covid. Dovranno essere allestite postazioni computer e quindi utilizzati i laboratori informatici che attualmente vengono impiegati come aule per garantire il distanziamento tra gli studenti. Tutto ciò significa affollare le scuole di candidati e far spostare migliaia di persone per tutta Italia in quanto ci sono docenti che hanno fatto domanda in altre regioni. C’è poi il problema di insegnati bloccati in quarantena a causa di contagi nella scuola. Non potranno svolgere la prova e stessa cosa vale per i commissari. Questo non era il momento per fare il concorso, non c’era nessuna urgenza, anche perché gli effetti non si vedranno prima del prossimo anno in quanto le assunzioni nella scuola si fanno a settembre. Arrivati ad ottobre avrebbe avuto più senso fare il concorso direttamente il prossimo anno».
Il concorso a fine ottobre va ad aggiungersi ad altri problemi in quanto, nelle Marche, la situazione della scuola è complicata, come del resto in tutta Italia. Se da una parte sono finalmente in dirittura di arrivo le nomine dei supplenti, dall’altra, nelle graduatorie di istituto previste dalla nuova ordinanza ministeriale, ci sono errori di punteggio per cui sono stati fatti moltissimi ricorsi. Gli organici sono ridotti e manca ancora da nominare il personale Covid.
«Fino ad alcuni giorni fa avevamo ancora 1.050 incarichi da attribuire sul sostegno e 570 cattedre in organico libero e vacante da parte di docenti delle discipline. A questi numeri si somma tutto il personale Covid, organico aggiuntivo previsto dal Ministero per garantire i protocolli di sicurezza» afferma Lilli Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche.