ANCONA- Sono giorni difficili per via della seconda ondata del Coronavirus in Italia. Sotto la lente d’ingrandimento, oltre a uffici e scuole, c’è naturalmente il trasporto pubblico visto la mole di persone che ne fa uso e una città come Ancona non può esimersi da questo focus. Muzio Papaveri, presidente di Conerobus, ha fatto il punto della situazione anche in riferimento ad alcune polemiche apparse sui social circa un mancato rispetto dei distanziamenti a bordo dei mezzi:
«Partendo dal presupposto che dobbiamo prestare attenzione a tutti i nostri utenti, indistintamente, la soglia di attenzione è già stata elevata dal 14 settembre con l’inizio delle scuole. Abbiamo messo in piedi una moltitudine di corse aggiuntive data, principalmente, dall’obbligo di utilizzare l’80% della capienza dei nostri messi. Il percepito delle persone è che l’autobus sia pieno ma bisogna capire cosa significa. Inoltre, sempre a bordo, abbiamo inserito steward per verificare il rispetto delle regole. Non sempre le persone sono così disciplinate».
Tra i vari oneri di cui Conerobus si è fatto carico c’è anche la sanificazione e la manutenzione ulteriore dei propri autobus: «Da parte nostra dobbiamo garantire il massimo sforzo. Se c’è da fare ancora di più lo faremo e non ci tireremo indietro. Ci sono stati anche esempi di intolleranza, se qualcuno non si presenta con la mascherina e ha atteggiamenti bellicosi certo non è di aiuto. E’ importante che ognuno faccia la sua parte in questo momento delicato».
La chiusura è dedicata all’attività di screening, soprattutto con le scuole, che viene costantemente fatta: «Stiamo monitorando costantemente la situazione e dove c’è necessità interveniamo, anche aggiungendo e implementando le corse previste. Abbiamo ottimi rapporti con gli istituti scolastici che ci comunicano tempestivamente anche le variazioni d’orario così da cambiare anche le nostre di conseguenza. La pandemia non è uno scherzo, va gestita nel modo più corretto e con responsabilità».