ANCONA – Con la ripresa economica mortificata dai rincari dei costi energetici e di molte materie prime, soprattutto le micro e piccole imprese stanno vedendo ridursi le possibilità di finanziamento diretto alle imprese. Da questo scenario figlio prima della crisi finanziaria poi della pandemia da Covid-19 e dai suoi strascichi, è nata Confirete, tra i Confidi più strutturati d’Italia al servizio delle pmi industriali, del commercio e dei servizi al quale ha aderito anche Confapi Industria Ancona.
«L’obiettivo – spiega il direttore Michele Montecchiani che ha sostenuto l’operazione – sarà quello di affiancare alla caratteristica e prevalente attività di rilascio di garanzie ed a quella di erogazione di servizi di consulenza finanziaria e gestionale, anche l’operatività di erogazione di finanziamento diretto alle imprese, con particolare attenzione al microcredito di prossimità». Confirete segue già oltre 19.000 imprese associate ed è forte di uno stock di garanzie in essere per circa 190 milioni di euro, un totale di attività finanziarie di oltre 250 milioni di euro, il CET1
(coefficiente di adeguatezza patrimoniale) pari al 25%.
I dipendenti, dislocati in 21 sedi operative tra cui Ancona, sono 65, mentre la sede legale e la direzione generale sono a Torino. La partnership con Cassa Depositi e Prestiti Spa e l’utilizzo dei Fondi a valere sulla misura anti-usura, confermano la qualità del percorso intrapreso e la portata dell’operazione.
«Oggi per le imprese anche piccole l’accesso agli strumenti finanziari attraverso una rete di consulenti affidabili ed esperti è indispensabile – insiste Montecchiani rimarcando l’attività svolta in questi anni da Confapi Industria Ancona per consolidarsi sul territorio regionale – e l’operazione Confirete messa a punto con lungimiranza dal direttore Sanlorenzo è destinata a offrire nuovi strumenti per dialogare più efficacemente con il sistema imprenditoriale che chiede soluzioni efficaci e veloci».
Confirete si propone come un soggetto multiregionale che per patrimonializzazione, organizzazione e gamma di prodotti offerti, incrementa la capacità di interlocuzione con le istituzioni nazionali, regionali e con l’intero sistema del credito, di origine bancaria ma anche volgendo uno sguardo attento ai nuovi operatori non bancari.