ANCONA- Ora che la notizia sul rinvio al 2020 dei finanziamenti per il bando periferie è esplosa, il Gruppo Consiliare Lega, formato da Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e dalla Coordinatrice comunale Lega Antonella Andreoli, il Coordinatore provinciale Lega Milco Mariani e il Coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità Giovanni Zinni, vuole fare chiarezza sull’emendamento al Decreto Milleproroghe approvato in Senato. Il provvedimento va a toccare anche il progetto del Comune di Ancona per la riqualificazione di Archi e Palombella.
«Chiariamolo da subito: non c’è stato nessun taglio su fondi destinati alla riqualificazione delle periferie! I Comuni non sono penalizzati, perché i fondi sono solo differiti e potranno essere spesi nel 2020- spiegano-. Ma il punto fondamentale dell’intera questione è il seguente: l’emendamento sui fondi per le periferie è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche, e quindi, oltre ai partiti di governo, dal PD. Questo è potuto accadere perché la ratio dell’emendamento è altamente condivisibile. Si tratta di superare finalmente quell’austerità che aveva messo in ginocchio tanti Comuni italiani, garantendo loro lo scavalcamento dei vincoli di bilancio che avevano impedito ai Sindaci di utilizzare gli avanzi di amministrazione accumulati. Per rendere possibile ciò si useranno quei fondi mai spesi dai Comuni per la riqualificazione delle periferie. Grazie a questo emendamento i Comuni potranno spendere di più per il proprio territorio. Non è un caso che su questo punto arrivino gli elogi dell’Anci.
Ora il Comune di Ancona, prima di mettersi a strumentalizzare l’emendamento, ne chieda le ragioni al senatore Francesco Verducci e agli altri colleghi del Partito Democratico che hanno votato insieme al Governo l’emendamento, perché o si tratta di parlamentari che “forse dormono o non ci capiscono niente” oppure molti Sindaci non sanno che tale scelta di differimento è dovuta ad una pronuncia di illegittimità costituzionale. Forse sono altri che dormono!».
Ma se da una parte il gruppo della Lega Ancona difende l’azione del Governo giallo-verde, dall’altra i sindacati CGIL-CISL-UIL di Ancona esprimono profonda contrarietà e preoccupazione per le possibili conseguenze del rinvio del “fondo periferie”.
«Le conseguenze per la città di Ancona sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 12 milioni di euro dallo stato e la messa in discussione di progetti fondamentali per la riqualificazione urbana- affermano-. Nuovo ingresso al parco di Posatora, Autostazione al Verrocchio, ex IACP di Via Marchetti, Piazza del Crocifisso, viale d’accesso agli Archi, Via XXIX Settembre, tutti progetti che si dovevano concludere entro il 2021. Già in campagna elettorale ci eravamo espressi favorevolmente su progetto “Palombella –Archi”, per riqualificare aree centrali del tessuto urbano e dare nuovo protagonismo a quartieri che vogliono vivere a pieno l’idea di rinascita della città. Ora, davanti a questa inattesa difficoltà, diciamo all’amministrazione comunale di non fermarsi. Dai prossimi 5 anni ci aspettiamo che si intensifichi questa capacità di allungare lo sguardo verso l’orizzonte di una città che riscopre se stessa; proprio come già è avvenuto con il ritrovato porto antico».