ANCONA- Consiglieri comunali ai saluti. Tra ringraziamenti, commozione e l’augurio di buona fortuna alle imminenti elezioni amministrative, è stato approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2017. Oggi (22 maggio), con la seduta straordinaria del Consiglio comunale si è chiusa ufficialmente la consiliatura 2013/12018. Ad esporre il bilancio consuntivo di questi cinque anni l’assessore Fabio Fiorillo. «Nel 2010 il peso del debito nel Comune di Ancona era di 132 milioni di euro, oggi è arrivato a 98milioni di euro. Quando ci siamo insediati avevamo un quadro degli obiettivi chiaro. Abbiamo però dovuto affrontare dei problemi, trovare le risorse (umane, in termini di collaborazione pubblico privato, finanziarie) e dare soluzioni. Appena abbiamo liberato le risorse le abbiamo messe al servizio della città per dare prospettive per il futuro».
Nella sua relazione, l’assessore al Bilancio ha citato Massimo Bordignon (Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore): «L’economia italiana tra il 2010 ed il 2015 attraversa una fase che ha molto in comune con un’economia di guerra», sottolineando la difficile situazione per l’amministrazione nei primi anni di governo, tra mancati compensi e il taglio dei trasferimenti statali per circa 10 milioni di euro. Fiorillo ha evidenziato come in questi cinque anni, le minori risorse impiegate nei mutui, la riduzione della spesa del personale di 5milioni di euro e i risparmi derivanti dalla spesa strutturale, abbiano permesso di trovare soldi per la messa in sicurezza finanziaria del Comune con accantonamenti non previsti nel 2012.
«Il debito si riduce, nonostante la stipula di nuovi debiti per pagare gli investimenti. Complessivamente, in questi cinque anni, gli investimenti sono stati 52 milioni di euro (32,18% solo nel 2017) e all’interno di questi non ci sono i fondi vinti con i bandi, come ad esempio il Waterfront- afferma Fiorllo-. Questi sono frutto dello sforzo messo in campo dall’amministrazione. Complici sono stati anche gli 8 milioni di euro della causa Longarini. Aumentano costantemente le manutenzioni ordinarie e si mette mano al debito manutentivo».
L’assessore al Bilancio specifica che sono stati fatti investimenti materiali e immateriali, ovvero per il sociale. «Dopo la flessione nel 2015, la spesa sul sociale ha ripreso a salire. Solo nel 2017 la spesa per le disabilità è aumentata di 500.000 euro. Sono tanti i progetti che hanno reso più attraente la città, hanno portato persone, risorse e sono state motore di sviluppo. Cito solo la pesca e la blue economy che hanno portato risorse per quasi 2 milioni di euro all’economia di Ancona. Il Comune di Ancona è stato decretato dal Governo “di sana e buona gestione finanziaria”».
Il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2017 è stato approvato con 19 voti a favore, 6 contrari e 3 non votanti. Approvata anche l’immediata eseguibilità. Tra i consiglieri a favore anche Bona Finocchi (La Tua Ancona), ora candidata con Ancona Popolare. Prima della votazione, alcuni consiglieri hanno voluto dire la loro sul rendiconto. «Questo è l’esempio di quando il politico lascia il posto al tecnico. Il rendiconto 2017 del Comune di Ancona chiude con un disavanzo di gestione di oltre 42milioni euro e nel 2018 sarà pari a 39.859 euro, nel 2019 sarà di oltre 38milioni di euro e via via fino al 2045!» interviene la consigliera del Movimento 5 Stelle, Maria Ausilia Gambacorta.
«Ci eravamo posti l’obiettivo di risanare il debito del Comune e in parte ci siamo riusciti perché si è ridotto del 28%: è passato da 132 milioni di euro a 98- commenta Loredana Pistelli, capogruppo del PD-. Nel resoconto si evidenzia anche il risanamento delle aziende partecipate che hanno risultati positivi. Nonostante le difficoltà non sono diminuiti i servizi e l’assistenza è aumentata. La prossima amministrazione partirà da un buon lavoro fatto, pianificato».
«In questo rendiconto ci sono i valori dell’amministrazione. È stata messa al centro la persona, i principi morali sposano quelli tecnici-contabili. I fondi accantonati andranno a beneficio di chi verrà a governare» sottolinea il consigliere dei Verdi, Marcello Milani. «La nuova amministrazione dovrà fare attenzione a quello che si troverà nelle carte del Comune» conclude il capogruppo di FI, Daniele Berardinelli.