ANCONA – «Il progetto di ampliamento di Fincantieri va avanti e l’istanza per il rinnovo della concessione quarantennale è stata fatta. Per l’intervento è previsto un investimento di circa 80 milioni di euro, 40 a carico dell’azienda e 40 a carico dello Stato, e c’è già una bozza di convenzione tra Autorità di Sistema Portuale e Ministero per il passaggio delle risorse». Lo ha assicurato l’assessore al Porto Ida Simonella, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Gianluca Quacquarini (M5S) che, ieri in consiglio comunale, ha chiesto se il progetto relativo a Fincantieri sia compatibile o interferisca con il banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino dove nascerà l’home port crocieristico.
«Il progetto di banchinamento del Molo Clementino – ha spiegato la Simonella – per il quale abbiamo dato la scorsa settimana il nullaosta per l’iter della variante localizzata, è assolutamente compatibile con il progetto di ampliamento di Fincantieri. Sono state fatte tutte le simulazioni preventivamente e, tra l’altro, gli interventi per l’ampliamento ricadranno dentro il perimetro di concessione attuale di Fincantieri e non verranno tolti spazi all’azienda». L’ampliamento del bacino del cantiere renderà possibile la produzione di navi di maggiori dimensioni, fino a 300 metri di lunghezza e 100mila tonnellate di stazza, più grandi rispetto a quelle realizzate finora nel cantiere dorico. Inoltre, garantirà occupazione incrementando i posti di lavoro. L’interesse di Fincantieri ad ampliare lo stabilimento era stata annunciato dallo stesso AD Giuseppe Bono, lo scorso settembre durante il varo ad Ancona, della Viking Orion. Interesse ribadito con un videomessaggio ad ottobre 2017 in occasione della visita per la firma del Lungomare Nord dell’allora ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
«Sono preoccupato e ho timore che questo ampliamento non sarà fatto – ha ribattuto Quacquarini – perché lo stesso progetto di ampliamento delle banchine è stato presentato sempre dall’AD di Fincantieri, Giuseppe Bono, a novembre 2018, solo cinque mesi fa, alla Fincantieri di Porto Marghera, uguale a quello del cantiere di Ancona. Ci auguriamo che le navi da costruire siano così tante da garantire lavoro a tutti. Non vorremmo che Fincantieri, visto che qui nascerà l’home port per l’attracco delle crociere, sposti la produzione delle stesse navi a Venezia. Speriamo di no, sarebbe un grave danno per la città».