ANCONA – Maurizio Mangialardi resta capogruppo in Consiglio regionale del Pd. È stato stabilito ieri (20 marzo) nel corso di un incontro pre-consiliare, alla presenza della neo segretaria regionale Chantal Bomprezzi, come invitata permanente.
Nel corso del confronto Mangialardi, «al fine di rafforzare l’unità e la collaborazione tra i nuovi organi dirigenti del partito e la sua rappresentanza istituzionale in Consiglio regionale – spiegano i dem in una nota – , ha rimesso il mandato ai colleghi chiedendo di verificare la fiducia sul proprio ruolo di capogruppo. Fiducia che è stata ribadita, come da regolamento, dal voto della maggioranza dei consiglieri, con 6 favorevoli e 2 contrari».
«Nonostante il voto non all’unanimità, l’intero gruppo consiliare ha assicurato alla segretaria Bomprezzi la massima collaborazione – prosegue la nota – e il sostegno compatto agli indirizzi politici della nuova segretaria e del nuovo gruppo dirigente del Partito regionale».
La segretaria regionale dei dem, Bomprezzi ha sottolineato che «il rapido passaggio per la verifica della fiducia da parte dei consiglieri nei confronti del capogruppo, voluto dallo stesso Mangialardi, è stato comunque utile per fissare le modalità di approccio e condivisione tra le due strutture, all’insegna della reciproca collaborazione e del rispetto dei ruoli. Ho apprezzato molto la disponibilità di tutti a rappresentare la linea politica della segreteria e del gruppo dirigente regionale all’interno del Consiglio regionale».
Un incontro, ha sottolineato Mangialardi che «è stato un passaggio utile per avviare anche nelle Marche il nuovo corso che il Partito Democratico si è dato a seguito dell’esito delle primarie di febbraio. Sono soddisfatto e ringrazio il gruppo mi ha confermato a larga maggioranza la fiducia. Si tratta di un importante riconoscimento al lavoro svolto tutti insieme in questa prima metà del mandato, che ha qualificato un’intransigente e qualificata opposizione al governo Acquaroli. Questo lavoro, finalmente, possiamo metterlo a disposizione del Partito per far tornare il Pd protagonista della scena politica marchigiana, sia dentro e che fuori le istituzioni».