ANCONA – Ha avuto il via libera unanime del Consiglio regionale delle Marche il “Rendiconto dell’Assemblea legislativa regionale per l’esercizio finanziario 2020”. La proposta di atto amministrativo, a iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, ha incassato 27 voti a favore.
Ad illustrare il documento in Aula, approvato dal Collegio dei revisori il 19 maggio scorso, è stato il vicepresidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Gianluca Pasqui che ne ha evidenziato il risultato economico di esercizio pari a 2.474.602,10 euro, mentre 1 milione di euro di fondi liberi dell’avanzo di amministrazione saranno destinati all’istituzione di un fondo speciale per il finanziamento degli oneri di investimento derivanti da nuovi provvedimenti legislativi del Consiglio regionale.
«Un bilancio fondamentalmente positivo – sottolinea Pasqui -, anche tenendo conto che si parla di un anno come il 2020 caratterizzato dall’emergenza covid-19. Il Consiglio ha mantenuto il proprio obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento dell’Assemblea, secondo il principio dell’autonomia».
Il vicepresidente del Consiglio regionale ha poi evidenziato che i risultati della gestione finanziaria, «alla luce dei dati a consuntivo, dimostrano il contenimento delle spese, in particolare per quelle di funzionamento, rispetto alle quali si registra una diminuzione del 3,6%».
Le maggiori economie si sono registrate nella “Missione 1 programma 1” degli organi istituzionali in cui sono presenti le spese inerenti le indennità dei consiglieri ed ex consiglieri, le spese per i dipendenti assegnati ai gruppi consiliari, le attrezzature e i materiali per la struttura consiliare.
«Nel programma – ha concluso Pasqui – sono comprese anche le spese per la comunicazione, i convegni, le compartecipazioni, il cerimoniale, la pubblicità istituzionale, le spese di rappresentanza». L’avanzo di amministrazione 2020 è di 3.946.135,25 euro di cui avanzo libero da restituire al bilancio regionale pari a 2.557.571,51 euro.
Proroga di un anno per le vongolare
Nella stessa seduta ha avuto il via libera la proroga di un anno del regolamento per le vongolare ad iniziativa della Giunta regionale. L’atto, introdotto dai relatori Marco Marinangeli (Lega), per la maggioranza, e Antonio Mastrovincenzo (Pd), per la minoranza, stabilisce la proroga, fino al 30 giugno 2022, della gestione della pesca alle vongole.
Nel corso del dibattito è intervenuto il vicepresidente del gruppo consiliare della Lega, Mirko Bilò che ha voluto sottolineare il fatto che «le vongolare del compartimento di Ancona hanno diritto ad una risposta che ci obbliga a valutare insieme l’impatto delle scelte sulla categoria, senza contare che sono ancora pendenti anche controversie legali».
«Ci siamo spesi fin dal primo periodo di legislatura per consentire alle imprese della pesca di integrare il proprio reddito attraverso l’introduzione della multifunzionalità – ha affermato Biloì – . In questo modo non solo abbiamo colmato un vuoto normativo lasciato dalla giunta Pd, ma abbiamo anche lanciato un forte segnale di rilancio della pesca come presidio e attore del made in Italy alimentare. Voglio sottolineare come la proroga sul regolamento mi abbia visto collaborativo solo al fine di utilizzare questo lasso di tempo per un tavolo operativo tra tutti i soggetti coinvolti a cui portare in dote la volontà ed il bagaglio dell’esperienza di ciascuno per arrivare a quella sintesi normo-organizzativa equa e funzionale che il comparto ha fin troppo atteso».
Battaglia del Pian Perduto tra gli eventi rilevanti delle Marche
Approvata anche la mozione a iniziativa del gruppo Pd, primo firmatario il consigliere Romano Carancini, per inserire nel piano degli eventi di rilevanza storico-culturale per l’anno 2022 il cinquecentesimo anniversario della Battaglia del Pian Perduto (1522).
La mozione impegna la Giunta a prevedere il recupero e il restauro del suo luogo simbolo, la chiesa-rifugio Madonna della Còna, crollata dopo il sisma del 2016. Inoltre propone di definire una serie di eventi per valorizzare il sito e un nuovo documento condiviso per valorizzare le zone dell’entroterra montano.
No al consiglio straordinario aperto sul Pnrr
Respinta invece nel corso della conferenza dei capigruppo, la proposta lanciata dai consiglieri dem di fissare un consiglio straordinario aperto sulla programmazione delle risorse europee del Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza. Un «gesto sconcertante e poco democratico» lamenta il gruppo consiliare del Pd.
Il dem parlano di «deficit democratico che dimostra soprattutto il drammatico pressapochismo dell’amministrazione Regionale, che si è limitata a trasmettere al governo una lenzuolata di proposte disorganiche, prive di strategia e senza una comune visione. Così, purtroppo, una questione centrale e fondamentale per il futuro delle Marche, di fatto non potrà essere oggetto di confronto non solo tra maggioranza e opposizione, ma neppure tra la Regione Marche e il territorio con le sue imprese, le sue organizzazioni sindacali, le sue associazioni».
I consiglieri sottolineano l’opportunità di un consiglio straordinario sul tema «soprattutto se si considera la rilevanza che all’interno di quella pianificazione avrà il ripensamento del modello sanitario, che è una delle competenze fondamentali della Regione. Stiamo infatti parlando di come saranno distribuiti ben 20,2 miliardi di euro da spendere tra il 2021 e il 2026, prevalentemente destinate a investimenti su strutture, tecnologie e digitalizzazione. L’obiettivo della nostra richiesta – concludono – , dunque, era creare coinvolgimento e partecipazione per uno sforzo comune e unitario volto ad allineare la programmazione e l’organizzazione alle indicazioni che emergono dal Pnrr».
Sostegni alle imprese e infrastrutture, sì alla Pdl
Approvata con 28 voti a favore e 2 astenuti, la proposta di legge “Disposizioni urgenti in tema di commercio, di sostegno alle imprese, di erogazioni liberali e variazione di bilancio di previsione 2021-2023 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19”, a iniziativa del presidente della Commissione sviluppo economico Andrea Putzu (Fratelli d’Italia). Obiettivo della Pdl, quello garantire sostegni alle imprese e risorse per la realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture.
La proposta di legge prevede una serie di interventi normativi a sostegno del sistema produttivo in crisi a causa della pandemia, e una variazione al bilancio di previsione 2021-2023 da oltre 20,8 milioni di euro, in trasferimenti statali destinati alla realizzazione di opere pubbliche nel settore dell’edilizia scolastica e delle infrastrutture.
Riapertura delle sedi distaccate dei Tribunali
Disco verde in chiusura di seduta, con 18 voti a favore e 7 contrari, per la mozione “Nuova organizzazione dei Tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero” a iniziativa della consigliera regionale Chiara Biondi (Lega). Un atto che impegna il presidente e la giunta regionale a chiedere al Governo la riapertura delle sedi distaccate dei Tribunali soppresse, anche tramite eventuale accorpamento.
«Nelle zone più lontane dai capoluoghi amministrativi – ha affermato la consigliera Biondi – la presenza del tribunale non solo consente ai cittadini di accedere alla giustizia ed ai servizi connessi, ma rappresenta anche un vero e proprio presidio della legalità del territorio – spiega Biondi, proponente con i colleghi di maggioranza Assenti e Baiocchi – Lo scorso aprile era già stata approvata la mozione per la revisione della riforma che ha escluso dal computo dei tribunali alcuni di quelli ordinari, per le Marche Camerino. Era doveroso che l’attenzione si focalizzasse anche sulle sedi distaccate con particolare attenzione a quelle che distano decine e decine di chilometri dalla sede principale».
«Alle zone interne e terremotate come Fabriano – conclude -, la presenza operativa di una sede distaccata del tribunale è indispensabile anche per ricostituire quel nucleo di operatività a 360 gradi senza il quale non parleremmo di ricostruzione delle comunità».