Ancona-Osimo

Ancona, consiglio regionale: respinta la mozione di sfiducia all’assessore Aguzzi

Durante la seduta Pd e M5s hanno attaccato l'assessore alla Protezione civile, contestandogli di essere arrivato, la sera dell'alluvione, in Sala operativa unificata permanente dopo la mezzanotte

ANCONA – Respinta nell’Aula del Consiglio regionale la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (Pd e M5s), contro l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi in relazione alla gestione dell’emergenza legata all’alluvione del 15 settembre scorso.

Durante la seduta Pd e M5s hanno attaccato l’assessore, contestandogli di essere arrivato quella sera alla Sala operativa unificata permanente (Soup) dopo la mezzanotte, quando invece le criticità stavano maturando «dalle 17» perché impegnato a Senigallia in un evento legato alla campagna elettorale per le Politiche.

«È stato fatto quello che era dovuto e possibile in relazione all’eccezionalità dell’evento, per la previsione, per l’allerta data, prevista in quel modo dai tecnici, e dalla gestione in momenti drammatici, di difficilissima interpretazione» ha spiegato l’assessore Aguzzi, sottolineando che si è trattato di «situazioni davvero eccezionali» e che «ci sono indagini in corso. Basta una parola o una virgola nel posto sbagliato per essere chiamati in causa. So che in mezzo a voi, non tutti, c’è chi punta a questo, a tenere alta l’attenzione su questo fronte. Non si può strumentalizzare su fatti così delicati».

Acquaroli e Aguzzi

Il presidente Acquaroli dal canto suo, ha rinnovato all’assessore la sua «stima e vicinanza» e ricordato il suo appello alle opposizioni, a inizio mandato, «a collaborare e cercare soluzioni». «Su un dramma – ha aggiunto – mi aspettavo un atteggiamento diverso, anche critiche, ma ho sentito l’acredine travalicare la giusta discussione». Inoltre, parlando delle procedure di Protezione civile, ha puntualizzato: «Le abbiamo trovate così e ora dobbiamo verificarle, insieme alla Protezione civile nazionale. Gli uffici studiano per riformarle alla luce di quanto accaduto la sera del 15 settembre».

Durante la seduta, l’Aula aveva respinto a maggioranza, con 15 voti contrari e 9 favorevoli, anche la mozione “Richiesta stato di emergenza in conseguenza della sequenza sismica che dal 9 novembre scorso sta interessando le Marche”, a firma del Gruppo Pd, M5s e Rinasci Marche, con cui chiedevano alla Regione di presentare richiesta dello stato d’emergenza, dal momento che questa richiesta (dello stato di emergenza) è stata inoltrata il 21 novembre al Governo dal presidente della Giunta Acquaroli.

L’Aula, ha approvato una risoluzione all’unanimità che, richiamando la legge nazionale del 2017, invita a celebrare con il coinvolgimento degli enti locali la “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” prevista il 2 febbraio e legata quest’anno alla campagna “Stop alle bombe sui civili”, promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG). Proposta inoltre la promozione di iniziative regionali per sensibilizzare sui pericoli del ritrovamento di ordini bellici esplosivi, rivolte in particolare ai giovani. L’atto recepisce la mozione presentata dal gruppo Pd, con primo firmatario il consigliere regionale Andrea Biancani, “Iniziative regionali di sensibilizzazione sui tragici effetti dell’uso di armi esplosive nelle aree popolate durante i conflitti e sui pericoli del ritrovamento di ordigni bellici inesplosi”.

La seduta si è chiusa con il via libera a due atti di indirizzo: la risoluzione, sottoscritta dai consiglieri di maggioranza e opposizione, “Richiesta di un presidio fisso e permanente di Polizia al quartiere Lido Tre Archi del Comune di Fermo” (approvata con 24 voti a favore) e la risoluzione a firma bipartisan “Abolizione e riduzione aliquota IVA al 4% sui prodotti di igiene femminile e pannoloni” (approvata all’unanimità).

L’atto “Richiesta di un presidio fisso e permanente di Polizia al quartiere Lido Tre Archi del Comune di Fermo”, richiamando la risoluzione unanime del febbraio 2021 per il rafforzamento dell’organico delle Forze dell’ordine, chiede l’impegno per un presidio permanente nel quartiere fermano, teatro di ricorrenti e gravi fatti di cronaca. Proposto inoltre di “avviare un progetto sperimentale per il controllo permanente del territorio nei Comuni di Fermo e Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio” e di “avviare un protocollo per la sicurezza integrata tra le Prefetture delle Province di Fermo e di Macerata ed i Comuni di Fermo e Civitanova Marche”. Il testo recepisce la mozione a firma del gruppo Pd, primo firmatario il consigliere Cesetti, integrata con il contributo dell’assessore Saltamartini.

Fabrizio Cesetti

Il dem Cesetti parla di «un risultato che corona un impegno che portiamo avanti insieme al gruppo del Partito Democratico fin dall’inizio del mandato con interrogazioni e mozioni volte a dare risposte concrete all’insostenibile situazione di insicurezza e degrado sociale che da tempo tiene in ostaggio i residenti di quella zona. Non a caso, il documento approvato recepisce interamente i contenuti di una mia mozione presentata il 1° settembre del 2021 e finalmente discussa ieri in aula».

«La sicurezza – ha sottolineato Cesetti – è un diritto di tutti i cittadini, un bene comune su cui si fonda la convivenza civile e democratica in ogni comunità. La presenza a Lido Tre Archi di vere e proprie bande criminali violente e dedite allo spaccio di droga, alle occupazioni abusive e alle aggressioni ha violato questo diritto. Ciò non può e non deve essere accettato dalle istituzioni, le quali hanno il dovere tutelare la sicurezza e la qualità della vita di tante persone oneste che invocano legalità per sé stesse e per l’intero quartiere. Come ho già detto, è impensabile affrontare una situazione così compromessa solo con progetti di riqualificazione, certamente utili e auspicabili, ma insufficienti allo scopo. Sono convinto che a Lido Tre Archi serva una più incisiva azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e la risoluzione approvata ieri va esattamente in questa direzione».

La risoluzione “Abolizione e riduzione aliquota IVA al 4% sui prodotti di igiene femminile e pannoloni”, che recepisce il testo delle due mozioni abbinate “Stop Tampon Tax. Il ciclo non è un lusso”, presentata dai consiglieri del Gruppo Pd, e “Riduzione aliquota IVA sui prodotti di igiene femminile e pannoloni”,  ad iniziativa dei consiglieri di maggioranza Rossi (Civici Marche), primo firmatario, Ciccioli (FdI), Marcozzi (FI), Menghi (Lega), Leonardi (FdI), Biondi e Marinelli (Lega), Latini (Udc).