ANCONA – Approvata con 17 voti favorevoli e 11 contrari la variazione al bilancio di previsione 2018/20 di 15 milioni e 900 mila euro.
In primo piano nella seduta consiliare odierna la questione del pignoramento da un milione e 800 mila euro, relativo alla controversia tra Regione e Inail per l’affitto di Palazzo Leopardi. Una vicenda partita nel 1993 e sfociata in una causa civile fra i due enti, con la sentenza del 2013 della Corte di Appello che dava ragione all’Inail. Sentenza confermata dalla Cassazione il 23 novembre 2017. Il procedimento legale negli anni è andato avanti fino al 10 settembre scorso, quando l’ufficiale giudiziario ha notificato il pignoramento alla Regione.
L’attuale amministrazione regionale aveva rinegoziato l’importo del canone di locazione previsto per Palazzo Leopardi già nel dicembre del 2015: prima di quella data la Regione pagava 1.286 milioni di euro, poi la giunta Ceriscioli era riuscita a ridurre la cifra a 742 mila euro. «Una riduzione del canone del 42% – come evidenzia l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti – che ha permesso di risparmiare 540 mila euro all’anno. Risparmi che sono serviti per raddoppiare le risorse per la vita indipendente». Cesetti ha anche ricordato che il pignoramento è stato «eseguito sulla sentenza 227 del 2013 quando l’amministrazione Ceriscioli non era ancora in carica».
Nel complesso la variazione di bilancio «deriva da maggiori entrate legate al recupero di un conferimento fatto all’Inrca e di somme derivanti dallo Stato per il riconoscimento di indennizzi per gli emotrasfusi e per i danni da vaccinazione – sottolinea il consigliere regionale Francesco Giacinti – somme che vanno a rimpinguare diversi capitoli».
Le altre voci contenute nella variazione di bilancio sono: oltre 5 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale, un milione e 300 mila euro per l’adeguamento del costo del personale proveniente dalle Province, 500 mila euro per le aree protette, 530 mila euro per interventi sulla disabilità e 2 milioni e 200 mila euro per debiti fuori bilancio relativi alla gestione di Adria Bus, oltre ad adeguamenti sui capitoli di spesa.
«Una variazione che dà risposta alle esigenze della comunità e che è stata resa possibile perché la Regione è riuscita a recuperare 13 milioni e 650 mila euro dalla Calabria – afferma l’assessore Cesetti – un recupero di crediti antichi che nessuno era riuscito a fare». L’assessore ha poi ricordato gli investimenti sostenuti dalla Regione in ambito sanitario con l’assunzione di nuovo personale e l’acquisto di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia per l’abbattimento delle liste di attesa. Un tema, quello dei traguardi raggiunti dalla sanità regionale, sottolineato anche dal governatore Luca Ceriscioli, che ha evidenziato come consentano «di non aumentare le tasse».
Critica la posizione della capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi, che l’ha definita «una variazione vuota e che ha l’aria di essere guidata da logiche elettorali».