Ancona-Osimo

Contrasto al gioco d’azzardo patologico: dal primo gennaio nuovi orari

Limitare le conseguenze sociali, tutelare le fasce di consumatori psicologicamente più deboli e arginare le infiltrazioni criminali nell’economia cittadina. Questi alcuni degli obiettivi del nuovo regolamento introdotto dall'amministrazione dorica

ANCONA – A partire dal primo gennaio 2019 dovranno essere rispettati gli orari e le disposizioni presenti nel “Regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco di azzardo patologico” approvato dal consiglio comunale. Per quanto riguarda gli orari di esercizio delle sale da gioco e degli apparecchi e dei congegni vari di intrattenimento e svago con vincite in denaro, collocati negli esercizi autorizzati (agenzie scommesse, sale bingo, sale VLI), l’attività sarà autorizzata dalle 14 alle 24. Per gli apparecchi collocati nei bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto, l’orario di funzionamento sarà dalle 10 alle 20.

Al di fuori degli orari previsti le sale giochi dovranno restare chiuse al pubblico e gli apparecchi con vincite in denaro collocati negli esercizi autorizzati dovranno essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico. Gli orari dovranno essere resi noti al pubblico con l’esposizione di un apposito cartello all’esterno del locale. Il mancato rispetto degli orari e delle disposizioni, ferme restando le sanzioni penali, comporterà le sanzioni pecuniarie e, in caso di reiterate violazioni, la chiusura dell’attività.

«L’amministrazione – si legge nel regolamento – si prefigge l’obiettivo di garantire che la diffusione del gioco lecito sul proprio territorio, e nei locali ove esso si svolge, avvenga riducendo gli effetti pregiudizievoli per la salute pubblica, il risparmio familiare, la continuità affettiva e la serenità domestica, l’integrità del tempo di lavoro, la sicurezza urbana, il decoro e la viabilità. Ciò al fine di limitare le conseguenze sociali dell’offerta di gioco su fasce di consumatori psicologicamente più deboli e, non secondariamente, di creare un argine a forme di dequalificazione territoriale e di infiltrazione criminale nell’economia cittadina, quale ad esempio il prestito a usura per debiti contratti al gioco. L’amministrazione intende, inoltre, disincentivare il gioco, che, da compulsivo, sovente degenera nella dipendenza patologica, anche attraverso iniziative di informazione e di educazione; intende favorire la continuità affettiva-familiare, l’aggregazione sociale, la condivisione di un’offerta pubblica e gratuita pensata per valorizzare il tempo libero, e ciò al fine di promuovere la generazione di relazioni positive».

Il regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico

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