Ancona-Osimo

Contratto in scadenza, Navigator in presidio ad Ancona

Una delegazione che includeva navigator e sindacati si è riunita in presidio davanti alla Prefettura di Ancona per chiedere il rinnovo dei contratti in scadenza al 30 aprile

I navigator in presidio davanti alla Prefettura di Ancona

ANCONA – I navigator delle Marche sono scesi in piazza ad Ancona per accendere i riflettori sui contratti in scadenza al 30 aprile. Una trentina, fra sindacati e lavoratori, si sono ritrovati in presidio davanti alla Prefettura, in Piazza del Plebiscito, per chiedere il rinnovo dei contratti.

Nelle Marche è interessata una trentina di lavoratori, che prestano servizio nei Centri per l’Impiego, dove si occupano del reddito di cittadinanza. Personale assunto con contratti a termine che rischia di restare disoccupato proprio il 1° maggio, data in cui si celebra la festa dei lavoratori. Un questione che interessa in Italia 1.900 lavoratori e che ha spinto Cgil, Cisl e Uil alla mobilitazione, tanto che dall’11 aprile i navigator italiani sono in stato di agitazione.

Un momento del confronto in Prefettura ad Ancona

Valentina D’Addario della Nil Cgil spiega che il 29 marzo i sindacati si erano mobilitati a livello nazionale sulla questione, con una manifestazione davanti al ministero del Lavoro nel corso della quale avevano avuto rassicurazioni da parte del ministro Orlando circa l’impegno a convocare un tavolo di confronto entro 72 ore, un impegno che però «non è stato rispettato e siamo ancora al punto di partenza».

Una delegazione di lavoratori e sindacati è stata ricevuta dal prefetto di Ancona Darco Pellos che «ha ascoltato con interesse» le ragioni dei navigator, spiega D’Addario, e ha assicurato che porterà la questione sul tavolo del Ministero dell’Interno e della presidenza del Consiglio dei Ministri. Intanto però i sindacati procedono anche a livello locale e alla Regione chiedono un tavolo di confronto con l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi al quale intendono chiedere il potenziamento dei centri per l’impiego e in tale ottica di valorizzare queste professionalità con alle spalle tre anni di esperienza. In mancanza di risposte prevedono una manifestazione nazionale il 20 aprile a Roma.

Uno degli striscioni

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