ANCONA – Chiamandolo, il numero di telefono del Monastero Maria Tempio dello Spirito Santo – Monache Benedettine di Pienza (Siena) risulta inesistente, ma sulla pagina Facebook aperta dalle suore ci sono alcuni messaggi a loro sostegno. Il convento di clausura si oppone al cambio della madre superiore, suor Diletta, di origini marchigiane e con alle spalle una carriera da maresciallo nelle Guardie forestali delle Marche.
Il gruppo di 13 suore, molto attivo, si sarebbe barricato in convento e avrebbe disattivato le linee telefoniche per opporsi alla sostituzione della madre superiora, un cambio che sarebbe stato chiesto a seguito di alcune attività svolte dalle monache, come la vendita di candele e prodotti agroalimentari presso dei mercatini.
Le suore hanno una pagina Facebook del monastero, aperta nel febbraio del 2018, nella quale già in quello stesso anno offrivano ospitalità: «Se hai tra i 18 e i 38 anni – si legge nel post -, ti invitiamo a condividere la nostra vita quotidiana, pregando e lavorando insieme a noi, per incontrare Cristo, scoprire il Senso della tua vita e trovare il riposo dello spirito. Vieni pure sola o con un’amica, sarà un’esperienza “a costo zero”: pensiamo a tutto noi».
Per visionare l’operato delle monache nei mesi scorsi sarebbe giunto anche un delegato apostolico, inviato in Val d’Orcia. In una nota la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza sottolinea che «continuerà a sostenere la presenza dell’istituzione religiosa. Ovviamente il tutto deve svolgersi in obbedienza alle leggi civili e alle disposizioni canoniche e nell’accoglienza delle disposizioni della Santa Sede». La diocesi osserva poi che al momento «non risulta che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo» e «in tale contesto si rende presente che non sono autorizzate in alcun modo raccolte di denaro da inviare a conti del monastero o intestati a persone fisiche».