Ancona-Osimo

Corecom Marche, è Cinzia Grucci il nuovo presidente

È stata eletta in consiglio regionale. Per i prossimi cinque anni sarà affiancata, in qualità di vice, dal giornalista Maurizio Blasi

Da Pixabay (foto di MiraCosic)

ANCONA – Sarà Cinzia Grucci il presidente del Corecom  (Comitato regionale per le comunicazioni) Marche per i prossimi cinque anni. Ad affiancarla, in qualità di vice,  il giornalista  ed ex caporedattore Rai Maurizio Blasi, mentre per il terzo componente del comitato la scelta è ricaduta sull’avvocato Massimo Iacopini. Il consiglio regionale ha così provveduto, nel corso dell’ultima seduta, a rinnovare i vertici dell’organismo.

Quello della Grucci è un nome noto nel settore della comunicazione, soprattutto quella per via telematica, essendo da anni il dirigente del Compartimento Polizia postale delle Marche.

Come specificato dal presidente del consiglio regionale Dino Latini, tutti quelli che hanno presentato la candidatura hanno accettato di svolgere l’incarico a titolo gratuito qualora si trovassero in pensione  all’avvio del mandato.

Il Corecom Marche è stato istituito con legge regionale del marzo 2001, alla quale nel corso degli anni sono state apportate diverse modifiche. La prima nel 2012 con la riduzione dei componenti che sono passati da sette a tre, mentre nel 2016 l’Assemblea legislativa ha provveduto a ridurre i compensi di quest’ultimi (l’indennità del presidente è scesa a 1.500 euro, quella del vice a 900 e a 700 per il terzo componente).

Al Corecom sono demandate funzioni proprie e delegate. Nel primo caso è chiamato ad esprimere pareri e proposte sulle attività riferite alla comunicazione   e ad effettuare attività di monitoraggio dei telegiornali regionali, nonché dei programmi di informazione e di comunicazione politica, per il rispetto del pluralismo ai fini di una corretta applicazione della par condicio in ambito locale,

Contemporaneamente è organo funzionale per l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), svolgendo diverse funzioni delegare tra le quali sono da annoverare la conciliazione tra utenti ed enti gestori telefonici, la tutela dei minori nel settore radiotelevisivo,  la vigilanza sulla diffusione dei sondaggi in ambito locale, l’esercizio del diritto di rettifica.