ANCONA – Due fascicoli per lo stesso fatto. Sono stati aperti uno dalla Procura dei Minori e l’altro dalla Procura ordinaria per la tragedia della discoteca di Corinaldo dove sono morte sei persone, schiacciate dalla calca della folla che cercava di uscire dalla Lanterna Azzurra dopo che qualcuno aveva spruzzato uno spray urticante.
Le ipotesi di reato sono omicidio colposo plurimo, relativo all’aspetto tecnico della struttura e se questa era in grado di ospitare l’evento in programma con tutte le misure di sicurezza, e omicidio preterintenzionale relativo a chi ha scatenato la situazione di panico finita con sei morti. Per la prima ipotesi potrebbero essere i proprietari della struttura e della società che gestiscono la discoteca a doverne rispondere anche se fino a questa sera non erano ancora formalmente iscritti nel registro degli indagati. Per la seconda ne risponderà chi ha provocato l’uscita di massa. Su questo potrebbe essere lo stesso minore individuato da alcuni testimoni come colui che aveva la bomboletta. Più persone hanno indicato nome e cognome agli inquirenti e corrisponde ad un ragazzo di 16/17 anni. Ancora però non sarebbe stato sentito dalla Procura. Se sia stato lui o meno a provocare il fuggi-fuggi è da accertare perché oltre allo spray urticante qualche testimone avrebbe riferito di aver visto un fumogeno in discoteca. Per domani mattina è stata annunciata una conferenza stampa per fare il punto delle indagini.