«Mettiamo immediatamente a disposizione delle aziende marchigiane più di 5 milioni di euro per la loro liquidità e la loro sopravvivenza, in grado di sviluppare 21,5 milioni di liquidità tra le piccole e medie imprese, con l’obbligo di erogazione entro una settimana». L’annuncio del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, rappresenta il primo degli interventi «per dare alle imprese risorse in modo veloce e senza troppi adempimenti burocratici, nella consapevolezza però che quel serve sono strumenti straordinari per finanziare interventi molto più decisi sul sistema economico marchigiano».
In Giunta camerale (la prima in epoca emergenza sanitaria e dunque svolta interamente con collegamento da remoto, ndr.) tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno concordato di dover agire innanzitutto sul credito nella forma di liquidità e garanzia e «di farlo in coordinamento con la Regione Marche, per non disperdere nessuna delle risorse disponibili».
Dei 5 milioni, 4 milioni sono destinati alla liquidità sotto forma di intervento diretto e 1 milione per il fondo di garanzia, a valere sul bilancio camerale 2020, che di conseguenza verrà modificato rispetto alle previsioni di inizio anno, accedendo alla convenzione stipulata con la Regione Marche, che è pronta a destinare 10 milioni in liquidità e garanzia attraverso lo strumento dei Confidi. «Solo il milione per il fondo di garanzia, stimo che possa sviluppare 12,5 milioni di investimenti», chiarisce il Presidente.
A questa misura si aggiungono le risorse di altri finanziamenti previsti dai bandi che la Camera di Commercio sta mettendo a punto, a cominciare da quello dedicato al Microcredito d’Impresa, che prevede la concessione di contributi a chi, in situazione di difficoltà finanziaria e escluso dal tradizionale sistema del credito, si trova ad affrontare spese di emergenza.
La prima disponibilità è in grado di sviluppare investimenti per circa 5 milioni. «Dobbiamo impedire – sottolinea il Presidente camerale – che le realtà più piccole delle Marche scompaiano definitivamente perché oggi, ancor più di ieri, non riescono a ottenere il credito tradizionale non potendo fornire garanzie di solvibilità, e magari stimolare qualche nuova iniziativa imprenditoriale, orientata alle rinnovate necessità dei mercati».
«Questo è l’impegno immediato della Camera di Commercio delle Marche – conclude Sabatini – sempre in attesa di conoscere nella loro interezza le misure che saranno prese in ambito nazionale e, soprattutto, europeo».