Ancona-Osimo

Coronavirus: dal Comune di Falconara 650mila euro per aiutare attività economiche e famiglie

Niente Tari per tre mesi, dimezzato il Cosap, azzerata per tutto il 2020 la tassa sulla pubblicità

Falconara Alta Il Castello
Falconara Alta Il Castello

FALCONARA- Tre mesi di Tari azzerata per le attività costrette a chiudere durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria, dimezzato il canone per l’occupazione di suolo pubblico per gli ambulanti dei mercati settimanali, niente Cosap dal primo maggio al 31 dicembre per bar e ristoranti che hanno ampliato la loro attività occupando spazi all’aperto. Le imprese costrette a chiudere durante il lockdown non pagheranno nemmeno la tassa sulla pubblicità per tutto il 2020, mentre sarà quasi raddoppiato il fondo per concedere esenzioni e agevolazioni alle famiglie in difficoltà. Sono le misure che il Comune di Falconara ha preso a sostegno delle attività colpite dal lockdown e delle famiglie in difficoltà: l’ente ha deciso di stanziare almeno 650mila euro di risorse proprie per concedere sgravi ed esenzioni che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti dallo Stato. I correttivi al bilancio comunale saranno votati in Consiglio comunale nella seduta del 29 settembre.

«Ci eravamo impegnati da subito ad adottare un intervento a sostegno della nostra comunità e pur con le difficoltà note del nostro bilancio abbiamo voluto dare un segnale importante e dimostrare concretamente l’attenzione nei confronti di tutti i nostri cittadini – dichiara il sindaco Stefania Signorini –. Voglio inoltre evidenziare che nonostante gli aumenti di spesa sia per lo scuolabus che per la mensa le nostre tariffe sono rimaste invariate per evitare di pesare sulle famiglie, al contrario cercare continui interventi per sostenerle in ogni modo».

«Avevamo promesso grande attenzione alle attività economiche e credo che questo intervento dimostri una particolare sensibilità verso gli operatori del nostro territorio così come verso le famiglie per le quali stanziamo circa 150mila euro tra riduzioni Tari e interventi per il contenimento del disagio economico – spiega il vicesindaco Raimondo Mondaini, con delega al Bilancio –. Sicuramente le ripercussioni della crisi saranno pesanti e sappiamo bene che per uscirne occorreranno misure straordinarie da parte dello Stato, tuttavia credo che in questo modo possiamo dire di aver dato il nostro contributo, per quanto di nostra competenza e nei limiti consentiti dal bilancio comunale». 

LE MISURE – Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti è previsto un maxi-sconto del 25% (tre mesi di tariffa) per le attività costrette a chiudere dai decreti del Governo: a tali imprese la riduzione verrà riconosciuta in automatico. Le stesse condizioni sono riconosciute a bar e ristoranti, a eccezione delle attività stagionali che già beneficiano di altre agevolazioni. I titolari delle attività che invece avrebbero potuto rimanere aperte, ma solo rispettando condizioni stringenti o forti limitazioni, e che per questo hanno deciso di chiudere per almeno 30 giorni, dovranno presentare domanda per la riduzione della Tari e un’autocertificazione che attesti il periodo di chiusura per ottenere una riduzione del 25% della quota variabile della tariffa. Le stesse attività avranno diritto all’azzeramento per tre mesi anche della quota fissa se hanno avuto nel 2019 un volume d’affari fino a 350mila euro. Sono previste riduzioni della tassa sui rifiuti anche per le famiglie messe in crisi dall’emergenza: il Comune ha previsto un incremento di 100mila euro del fondo destinato alle agevolazioni che sale così a oltre 220mila euro.

Riguardo al canone per l’occupazione di suolo pubblico (Cosap), gli ambulanti del mercato del lunedì e giovedì a Falconara e di quello del mercoledì a Castelferretti non dovranno pagare per il periodo che va dal primo maggio fino alla fine del 2020. La stessa agevolazione è riconosciuta per gli ampliamenti delle aree all’aperto di bar e ristoranti. Infine è azzerata per tutto l’anno, l’imposta comunale sulla pubblicità permanente per quelle attività che sono rimaste chiuse per decreto del Governo, oltre che per bar e ristoranti, fatta eccezione per quelli stagionali. Per tutti gli altri saranno accettati i pagamenti fino al 31 dicembre 2020 senza sanzioni né interessi.