Ancona-Osimo

Coronavirus, da Confindustria 2 milioni di mascherine per le aziende

Diego Mingarelli, vice presidente di Piccola Industria Confindustria: «Garantiamo la salute dei lavoratori e la continuità operativa delle aziende grazie all’azione incessante del PGE»

Diego Mingarelli
Diego Mingarelli

Confindustria ha avviato un’operosa macchina organizzativa per garantire, anche in emergenza Coronavirus, la salute dei lavoratori la continuità lavorativa delle aziende.

«Stiamo lavorando a testa bassa cercando di risolvere i problemi concreti» dice Diego Mingarelli, vice presidente di Piccola Industria Confindustria. Incessante è l’attività del PGE (Programma Gestione Emergenze), una rete di 130 persone dislocate su tutto il territorio nazionale, tra funzionari e imprenditori del Sistema Confindustria, attivi 24 ore su 24, in collegamento diretto con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e Invitalia.
Il progetto ha il cuore nelle Marche, non solo perché è nato in provincia di Fermo, ma anche perché Roberto Cardinali, fermano, è il responsabile del PGE e Diego Mingarelli, fabrianese, ha la delega nazionale per il PGE ed è membro del board.

«Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria ci siamo attivati per portare il nostro contributo – spiega Mingarelli – e, grazie a un assiduo e costante impegno, abbiamo ottenuto risultati straordinari, non ultimo, pochi giorni fa, la firma dell’accordo tra Confindustria e il commissario straordinario Domenico Arcuri. L’intesa semplifica le procedure di sdoganamento dei dispositivi di protezione individuale e delle mascherine chirurgiche ordinate dalle imprese associate a Confindustria tramite gli Accordi Quadro che Piccola Industria sta siglando con produttori ed importatori. L’operazione ha anche un fine solidale: il 20% della merce ordinata, infatti, viene donata al Commissario Straordinario per l’emergenza direttamente dall’importatore».

Grazie alle offerte attualmente previste dagli accordi già siglati da Piccola Industria, tra i quali quelli con due aziende marchigiane, Promo Gift e Sifa Technology, nei prossimi giorni verranno messe a disposizione degli associati circa 2 milioni di mascherine, tra chirurgiche e Ffp2, a norma CE, «cifra che contiamo di raddoppiare nelle prossime ore» assicura Mingarelli. «La tutela della salute dei lavoratori è sempre stato il primo pensiero degli imprenditori. Ogni piccola industria italiana è una famiglia, una comunità allargata e nessun imprenditore metterebbe mai a rischio la vita di uno dei suoi componenti».

Ed è proprio per tutelare queste comunità che occorre difendere il valore della continuità produttiva, non solo per l’impresa ma per l’intero sistema Italia. «La continuità di impresa non è un elemento di egoismo economico, ma è una componente fondamentale per la coesione sociale della comunità e una base indispensabile per il futuro che andremo a riscrivere e ricostruire».

Oltre al lavoro sulle forniture il PGE si è già mosso per mappare tutte le aziende italiane disponibili ad avviare processi di riconversione della produzione. «Le supportiamo sia rispetto all’attività di riconversione produttiva sia rispetto agli standard necessari per immettere nel mercato mascherine chirurgiche senza marchio CE, che hanno portato l’Istituto Superiore di Sanità alla definizione di procedure uniformi – spiega Cardinali -. Al momento sono 150 in tutta Italia le aziende coinvolte nella riconversione».