Ancona-Osimo

Coronavirus: la Provincia di Ancona pensa alle linee per la Fase 2

Il presidente Luigi Cerioni: «Quando sarà il momento, le priorità per uscire dalla crisi saranno investimenti pubblici e riapertura dei cantieri. Serviranno inoltre interventi legislativi di vera semplificazione e il confronto con tutte le categorie economiche»

Luigi Cerioni
Luigi Cerioni sindaco di Cupramontana

ANCONA – Occhi puntati alla Fase 2 dell’emergenza sanitaria e, conseguentemente, economica. In previsione della ripartenza dopo il lockdown causato dal Coronavirus, il presidente della Provincia di Ancona Luigi Cerioni, a nome di tutto il consiglio provinciale, ha scritto al presidente dell’Upi (Unione delle Province d’Italia) nazionale Michele De Pascale.

Il motivo della lettera nasce dall’esigenza di «evidenziare ciò, che a nostro avviso, è importante non sottovalutare per riattivare tutte le opere pubbliche programmate, gli interventi e le manutenzioni, i cantieri di lavoro e – afferma Cerioni – sostenere quindi, nel migliore dei modi, le imprese e la ripresa economica dei territori».

Il documento, inviato ieri 21 aprile, anche per conoscenza al prefetto di Ancona, al presidente dell’Upi Marche e ai presidenti di tutte le Province della regione, è scaturito dal confronto con i consiglieri provinciali nella seduta del 16 aprile del consiglio provinciale, avvenuto in videoconferenza. «Apprezziamo e condividiamo pienamente gli sforzi e le proposte strategiche di Upi e del nostro presidente De Pascale, come l’intesa appena raggiunta dalla “cabina di regia” tra Governo, Regioni e Città, con il previsto stanziamento di 3 miliardi e mezzo per consentire agli enti il mantenimento degli equilibri di bilancio. Ma ancor più importante si ritiene la proposta presentata da Upi al Governo di un piano degli investimenti su strade e scuole superiori, per sboccare 2 miliardi e dare una prima forte spinta alla ripresa. Essere in grado di far ripartire i cantieri, gli appalti e gli innumerevoli interventi di manutenzione, queste sono le vere priorità – si legge nella lettera del presidente Cerioni -. Serviranno inoltre interventi legislativi di vera semplificazione: prevedere misure specifiche per lo svolgimento delle procedure di gara, l’affidamento di appalti pubblici e la loro esecuzione in vista della ripresa delle attività produttive, del resto è anche ciò che suggerisce la stessa Autorità nazionale Anticorruzione (Anac) in una recente segnalazione inviata a Governo e Parlamento. Ovviamente l’attesa e imprescindibile semplificazione non potrà che avvenire nel pieno rispetto della legalità, della sicurezza e della salute dei lavoratori».

Quando arriverà il momento della Fase 2, «allo scopo di contribuire a determinare le condizioni per la ripresa, fondamentale si ritiene pure fondamentale il confronto con tutte le categorie economiche per conciliare la sicurezza sanitaria e la salute con le necessità produttiva ed economica – si sottolinea nella lettera -. Per questa nuova fase importanti si ritengono Protocolli operativi, Tavoli tematici, etc, che le Province potranno coordinare (come già sta avvenendo, magari con il supporto metodologico di UPI, facendo rete e condividendo iniziative e buone pratiche) quali strumenti con cui pianificare e tenere insieme: sicurezza, salute, lavoro e crescita, condividendo obiettivi e modalità operative per superare l’attuale fase d’emergenza e tornare alla “normale” gestione».