ANCONA – La maxi terapia intensiva da 100 posti letto sarà realizzata al Palaindoor di Ancona. Ad annunciarlo è il presidente regionale Luca Ceriscioli dopo aver ricevuto il via libera dallo staff dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso. «Oggi è stata una giornata molto importante sul fronte delle dotazioni sanitarie a cui stiamo lavorando ormai da giorni» ha commentato Ceriscioli.
Bertolaso era venuto lunedì nelle Marche per collaborare come consulente della Regione nella realizzazione della struttura destinata a sgravare le terapie intensive degli ospedali marchigiani, dove i pazienti critici affetti da Coronavirus crescono quotidianamente.
Dopo gli ultimi sopralluoghi condotti in mattinata dallo staff dell’ex capo della Protezione civile, la decisione di optare per il Palaindoor piuttosto che per l’altra ipotesi, una nave traghetto.
L’impianto sportivo è stato infatti valutato come più baricentrico e facilmente raggiungibile. «Procediamo dunque con celerità con questo progetto, che in poco più di un giorno ha avuto significative adesioni in termini di donazioni, giungendo una cifra consistente che potremo cominciare a quantificare con esattezza nelle prossime ore, dopo che saranno state formalizzate alcune importanti dichiarazioni di disponibilità» ha detto Ceriscioli.
Il presidente regionale ha ringraziato gli imprenditori che hanno offerto la propria disponibilità a donare per realizzare l’importante progetto, così come i cittadini che «generosamente ci hanno già risposto, e quanti lo faranno in futuro. Questo ci permetterà di salvare molte vite umane».
Ceriscioli ha poi spiegato di aver chiesto all’attuale presidente Protezione civile nazionale Angelo Borrelli «di sbloccare la partenza della missione del Medical team di Shanghai di Emergency, che, in virtù dei decennali rapporti con l’ospedale regionale di Torrette di Ancona, in cui vengono a formarsi i medici cinesi, realizzerà nel giro di tre giorni un ospedale da campo in cui lavoreranno 50 medici, 80 infermieri e 30 tecnici tutti provenienti dal paese asiatico».
Sanitari ed esperti che hanno prestato il loro servizio a Wuhan e «che potranno portare un’esperienza importante. Sarà un ospedale di terzo livello – ha concluso Ceriscioli – , dotato di 10 posti letto di terapia intensiva».