ANCONA- Corridoio Adriatico-Tirreno, firmato oggi (24 novembre) nella sala Convegni dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale, l’accordo di collaborazione tra l’Adsp di Civitavecchia e di Ancona, alla presenza del viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, e del vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli. L’intesa appena siglata rientra nell’ambito della strategia della Macroregione adriatico ionica e in quella istituzionale tra le Regioni Marche, Abruzzo, Unbria e Lazio. L’accordo mira ad integrare la rete infrastrutturale comunitaria con una trasversale mediterranea, un “land bridge” territoriale che colleghi il Tirreno centro-settentrionale e l’Adriatico centrale, con particolare riferimento all’integrazione delle connessioni marittime verso Spagna, Croazia centrale e meridionale, Montenegro, Albania e Grecia.
Il primo step è la realizzazione di un piano di sviluppo progettuale per incrementare i traffici, lo sviluppo economico e l’agilità degli scambi commerciali tra i porti rientranti nelle circoscrizioni delle Autorità di sistema coinvolte. Le due Adsp collaboreranno negli ambiti dei servizi portuali, della comune azione di promozione dei porti verso le istituzioni comunitarie e della ricerca congiunta di finanziamenti comunitari. Importante anche la dimensione della formazione con la volontà di aprire la collaborazione verso gli istituti nautici regionali.
«Questo è un accordo strategico che unisce trasversalmente Adriatico e Tirreno centrale creando un percorso privilegiato fra Spagna e Croazia, Albania, Grecia e Turchia attraverso i porti di Civitavecchia, Gaeta, Ortona ed Ancona. Una proposta di sviluppo che integra sempre di più i nostri territori all’interno delle reti logistiche comunitarie- sottolinea Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema del mare Adriatico centrale-.
L’accordo di collaborazione che abbiamo firmato oggi – è volto a favorire la piena integrazione degli scali dell’Adriatico e del Tirreno centrali nelle strategie infrastrutturali e di trasporto nazionali e comunitarie. Un accordo coerente con lo spirito della riforma dei porti nazionali e che si accompagna al rafforzamento delle infrastrutture trasversali al Centro Italia, grazie alla prossima conclusione dei lavori sulla Quadrilatero tra Marche e Umbria. Gli scali dei due sistemi portuali lavoreranno insieme per sviluppare le opportunità che derivano dall’essere connessione trasversale tra la penisola iberica, i Balcani ed il Mediterraneo sud orientale. Una collaborazione che mi aspetto abbia risvolti positivi per le imprese attive nei porti e nei nostri territori, per rafforzare lo sviluppo economico e sostenere l’occupazione».
«Le Regioni dell’Abruzzo, del Lazio, delle Marche e dell’Umbria sono accomunate da una contiguità territoriale oltre che da flussi di persone e merci sulla direttrice Est-Ovest attraverso gli Appennini. Sussiste, inoltre, un importante corridoio “core” delle reti Ten-T (“Scandinavo-Mediterraneo”) di cui fanno parte sia il porto di Ancona che il nodo “core” della città di Roma che, ovviamente, è strettamente connesso al tessuto socioeconomico del porto di Civitavecchia. La trasversale tirrenico-adriatica interseca, in maniera sinergica, tale corridoio europeo e potrebbe ambire a diventare un altro corridoio euro-mediterraneo in cui la dimensione marittima è prevalente- afferma il presidente di Molo Vespucci, Francesco Maria di Majo-. La direttrice tirreno-adriatica potrà costituire pertanto un corridoio intermodale innovativo che, partendo dalla Spagna e passando per Civitavecchia, arriverebbe fino ai Paesi balcanici, determinando notevoli risparmi sia di tempo che di costi diretti e indiretti, ma soprattutto indubbi vantaggi in termini di riduzione dell’impatto ambientale derivante dal trasporto su strada che, peraltro, è uno dei requisiti principali affinché un corridoio possa assurgere a diventare un corridoio europeo».
«Sicuramente un grande risultato per l’Autorità di sistema del medio adriatico e una grande opportunità per la Regione Marche impegnata nella ricostruzione post-sisma. Le Autorità di sistema portuale oggi hanno superato la difficile fase della spending review e stanno investendo nella manutenzione e nello sviluppo degli scali dei nostri territori- commenta Fabio Urbinati, consigliere (PD) della Regione Marche-. Il potenziamento della dimensione trasversale delle infrastrutture è un sicuro valore aggiunto per le coste come hanno dimostrato quest’estate i dati del turismo sulla costa adriatica servita dalla Quadrilatero».
L’intesa, che potrà eventualmente essere estesa anche ad altre Autorità di sistema, tra cui quella del mar Tirreno settentrionale.