ANCONA – Sissi, frustrata e ribelle, si lancia in mare da una nave nel porto di Ancona. Le ultime scene del film «Il corsetto dell’imperatrice» sono state girate nel capoluogo marchigiano, nell’area portuale. La pellicola uscirà al cinema il prossimo 7 dicembre.
Personaggio principale è, appunto, Sissi, imperatrice d’Austria, che nonostante non avesse alcun legame con la città di Ancona si ritrova proprio qua, ai piedi della Cattedrale di San Ciriaco. Ad interpretarla, è una magnifica Vicky Krieps, per la regia di Marie Kreutzer.
Delle riprese, dell’organizzazione, della fornitura di comparse e di molto altro si è occupata la casa di produzione cinematografica anconetana, la Guasco srl. È Elena Casaccia, responsabile della comunicazione della Guasco, a raccontare qualche dettaglio sulle riprese: «È stata un’esperienza bellissima, nonostante abbia richiesto un lavoro enorme e faticoso. Non ricordo nulla del genere finora, fantastico. È stato interessante veder girare la troupe con due Harry, macchine da presa in pellicola, che – dopo l’avvento del digitale – non vengono usate quasi più».
Ma riavvolgiamo il nastro: il telefono della Guasco squilla qualche mese prima di luglio 2021. Dall’altra parte della cornetta, c’è la Marche Film Commission. Bisogna correre perché sta arrivando in città una coproduzione internazionale per girare le ultime scene di un film che sarebbe approdato sul grande schermo poco più di un anno dopo.
C’è tutto da organizzare e per di più l’estate dello scorso anno era piena epoca covid: «La Mole Vanvitelliana è diventata la nostra base. Lì, si è installato il laboratorio analisi AB per i vari tamponi. La troupe era molto numerosa, circa 80 persone – spiega Casaccia – e sono arrivati con diversi tir. Alla Mole, c’erano trucco, parrucco e costumi. Costumi dell’800 che dovevano rimanere nei camion a determinate temperature per una corretta conservazione».
Presenti sul set anche medici, bagnini, ambulanze, covid manager, traduttori e interpreti (la troupe parlava solo inglese, ndr): «C’erano persino i sub che avrebbero dovuto recuperare un corpo in acqua». Il corpo, ovviamente, era quello degli stuntman, che si sarebbero dovuto lanciare in mare tra una nave e un’altra che attraccava (per davvero) ad Ancona: «Le navi continuavano a salpare, per questo l’autorità portuale e la Capitaneria di porto ci cronometravano: dovevamo lasciare libere le banchine all’arrivo dei traghetti».
Una trentina le controfigure del territorio selezionate dalla Guasco per le riprese, che si sono svolte il 5 luglio 2021, tra la banchina della Mole e quella di fronte alla sede della Capitaneria. Tante le unità a lavoro, che hanno attaccato al mattino presto per spegnere le cineprese poco prima della mezzanotte del 5 luglio.
È stata persino affittata una nave dell’Adria Ferries, con alcuni pescherecci e imbarcazioni utili alle riprese via mare.
Nel film, proiettato a Milano per la stampa, si vedrebbero Ancona e la zona di San Ciriaco: «Le riprese sono state fatte in modo tale da calare Ancona nell’800», prosegue Casaccia, che sottolinea la sinergia tra i vari partner, dal Comune alla fondazione Marche Cultura, senza considerare Guardia di Finanza, Capitaneria, Autorità di sistema portuale e Marche Film Commission.
Per una decina di giorni, la troupe è rimasta ad Ancona. Attori e tecnici avrebbero alloggiato in diversi hotel della città. Un indotto che ha portato lavoro a tanti operatori commerciali del capoluogo, con catering, residence e quant’altro.
Ancona è l’unica città italiana in cui è ambientato il film. Sembra che originariamente la scena finale in questione si sarebbe dovuta girare in un paese del nord Europa. Poi, la scelta che ricade su Ancona, forse per degli imprevisti dell’ultimo minuto. Il resto del film si svolge tra Austria, Inghilterra, Germania e Lussemburgo.
La pellicola, che uscirà il prossimo 7 dicembre, ha partecipato al Festival di Cannes 2022 nella sezione Un Certain Regard vincendo il premio per la migliore interpretazione femminile ed è candidata a 3 Efa (gli Oscar europei).