ANCONA – Ci sarebbe un danno erariale dietro agli appalti affidati a ditte amiche che hanno portato a processo e alla condanna di Simone Bonci per corruzione. Lo ipotizza la Corte dei Conti che ora chiede al geometra infedele oltre 434mila euro. Una cifra pari agli appalti assegnati ai imprenditori che avrebbe favorito per far avere loro i lavori di appalti pubblici, restyling del Passetto compreso.
Il sostituto procuratore presso la Corte dei Conti, la dottoressa Pretara, con invito a dedurre del 13 maggio 2022, ha richiesto al presidente della Sezione il sequestro conservativo nei confronti di Bonci fino alla concorrenza di 434.965,90 euro. Elencata una serie di ipotesi di danno erariale in relazione ai fatti contestati nei procedimenti penali al geometra in merito alla inchiesta Ghost Jobs.
Il presidente della Sezione, la dottoressa Motolese, ha concesso il sequestro fissando per la conferma/revoca o modifica, come prevede il Codice del Processo Contabile, l’udienza dell’8 giugno scorso.
Nell’occasione l’avvocato Riccardo Leonardi, che difende l’incolpato unitamente alla avvocatessa Lorenza Marasca, ha richiesto un rinvio atteso che il geometra era stato da pochi giorni raggiunto dall’ordinanza di carcerazione e ristretto presso il carcere di Montacuto, per la condanna diventata definitiva, e quindi impossibilitato a difendersi.
Il giudice D’Amato, accogliendo l’istanza, ha rinviato per la trattazione all’udienza di oggi. Il giudice si è riservato. Il sequestro per la somma del danno erariale riguarda i conti correnti e la casa di Bonci. Il geometra attualmente è tornato libero.