ANCONA – No Green pass delle Marche pronti nuovamente a scendere in piazza ad Ancona, come ogni sabato, da luglio a questa parte, per protestare contro la certificazione verde. Dopo la circolare varata dal Ministero dell’Interno che ha impresso una stretta alle manifestazioni, vista la recrudescenza del virus in atto in tutto il Paese, incluse le Marche, non ci saranno cortei, ma solo un sit-in statico, come previsto dalla circolare.
L’appuntamento sarà in centro, nel cuore del capoluogo, in Piazza Roma dove convergeranno i manifestanti un po’ da tutte le Marche. Una protesta autorizzata, come quelle che puntualmente si svolgono ogni sabato. La stretta del Viminale non è piaciuta ai No Green pass che la vedono come una limitazione alla libertà.
Chiara Cuccaroni del movimento “Io sono noi siamo”, attivo nelle proteste contro la certificazione verde, afferma «ogni limitazione che tuteli un interesse superiore della collettività può essere accettato, ma solo se rivolto a tutta la collettività, altrimenti si rischia di colpevolizzare il dissenso in quanto tale nei confronti delle misure governative. Sicuramente al momento vi sono gravi rischi che alcuni milioni di italiani si sentano discriminati per il solo fatto di avere un’opinione diversa da quella del governo in merito alle funzioni del cosiddetto Green pass».
E aggiunge: «Siamo d’accordo su ogni misura che tuteli la salute pubblica, ma ci chiediamo perché simili disposizioni non siano state adottate per assembramenti molto più numerosi come le manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil e la Barcolana di Trieste».
La stretta sulle manifestazioni, che non riguarda solo quelle contro il Green pass, adottata negli ultimi giorni dal Viminale, era stata chiesta a livello nazionale da Confcommercio, che aveva lamentato perdite pesanti di fatturato da parte degli operatori commerciali dei centri storici della grandi città, anche dopo i disordini che si sono verificati in alcune di queste manifestazioni.
Nelle Marche però la situazione è un po’ diversa e non si soni verificati disordini durante le proteste. Il direttore di Confcommercio Marche Centrali, Massimiliano Polacco, spiega che «la situazione è molto più contenuta. Nelle grandi città hanno bloccato il centro storico» producendo un impatto anche sullo shopping.
«Nelle Marche invece la situazione è stata gestita molto bene dalle Questure e dalle Prefetture, per cui l’incidenza sulle attività del centro storico sono state minori e le perdite in termini di fatturato non superano il 10%» rispetto al 30% lamentato da altri capoluoghi di regione.
Anche domenica scorsa, nonostante la manifestazione No Green pass, dislocata in Piazza Cavour, davanti alla ruota panoramica, si è svolto senza inciampi e con successo il Mercato Europeo promosso da Confcommercio, che ha fatto un boom di presenze.