ANCONA – Il sindaco di Ancona fa chiarezza sulla vicenda Costa Magica. «Questa operazione non comporterà alcun problema di sicurezza sul piano sanitario per la città di Ancona altrimenti avrei fatto un casino per impedirlo». Valeria Mancinelli è intervenuta in diretta a Ètv Marche per fare il punto sullo sbarco dei 617 membri dell’equipaggio della Costa Magica, il cui arrivo nel porto dorico è previsto per martedì 28 aprile. Un centinaio di persone a bordo della nave da crociera potrebbe avere il Coronavirus ma il primo cittadino rassicura gli anconetani.
«Nessuna delle persone a bordo della nave, tutti dipendenti della Costa, scenderà fino a quando non saranno stati fatti i controlli necessari e cioè, fino a quando tutti e i tre i tamponi ripetuti a distanza di tempo non daranno esito negativo – spiega -. E anche quando le persone potranno scendere non lo faranno alla spicciolata, ognuno per conto suo, facendosi venire a prendere dal cognato. Costa Crociere, proprio come sta già facendo con altre 11 navi ormeggiate in diversi porti italiani, si occuperà di prelevarli a bordo e di portarli con un pulmino dedicato al loro domicilio oppure, se devono prendere l’aereo, verso voli charter dedicati. Tutto è a cura e a spese di Costa Crociere».
Per quanto riguarda invece il numero dei membri dell’equipaggio positivi al Covid-19, «dalle notizie che abbiamo finora non ci sarebbero casi di persone ammalate in condizioni critiche tali da richiedere il ricovero ospedaliero o in rianimazione – riferisce il primo cittadino -. Chi ha sintomi li ha lievi, la maggior parte sono asintomatici. Tutti resteranno blindati dentro la nave fin quando non supereranno i tre tamponi».
Il sindaco sottolinea che per tutto il periodo di quarantena sulla nave ci sarà una sorveglianza 24 ore su 24 da parte della Capitaneria di Porto e delle Forze di Polizia, inoltre nella banchina ex Silos, dove sarà ormeggiata la Costa Magica, è attiva tutto il giorno la videosorveglianza dell’Autorità Portuale.
Riguardo poi le polemiche circolate in questi giorni specifica che «non è solo Ancona ad ospitare la nave da crociera. Sono rientrate in Italia altre 11 navi della Costa e, sulla base di un piano nazionale, sono state collocate: una a Savona, tre a Genova, una a La Spezia, una a Piombino, due a Civitavecchia, una a Taranto, due a Brindisi ed una ad Ancona. Siamo i 12esimi, non c’è una congiura nei confronti di Ancona e non è una nave di appestati. La Costa Magica stava facendo la crociera ai Caraibi e ha avuto difficoltà ad approdare e a sbarcare l’equipaggio nei porti esteri. Nessuno scalo italiano ha rifiutato l’ingresso in porto, la nave ieri sera stava ancora a largo delle Canarie».
A quanti si domandano perché Ancona non abbia detto no all’approdo della Costa Magica, la Mancinelli spiega che «tecnicamente il Comune, anche se l’avesse voluto, e non l’ha voluto, non poteva impedire l’approdo. Il potere giuridico per autorizzare l’ingresso al porto lo danno l’Autorità Portuale e la Capitaneria di porto. Se però avessi ritenuto che l’operazione avrebbe potuto comportare rischi per la popolazione di Ancona, avrei fatto un casino per impedirlo. La mia reazione non sarebbe stata giuridica ma di carattere politico-amministrativo».
Al termine della telefonata con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, per la questione della Costa Magica, il sindaco Mancinelli le ha ricordato gli impegni presi per l’Uscita Nord: «La disponibilità e la cooperazione date in questa situazione accrescono la nostra credibilità ed autorevolezza per tornare a chiedere al sistema Paese quello di cui il porto di Ancona e la città hanno bisogno, cioè l’uscita Nord».
Infine, per quanto riguarda la fase 2 dell’emergenza Covid-19, il primo cittadino ha detto che «la volontà è di riaprire il prima possibile i parchi pubblici ma bisognerà avere delle cautele. Dobbiamo trovare le modalità organizzative. Con l’assessore allo Sport stiamo pensando di organizzare attività di palestra all’aperto con la collaborazione di associazioni di volontariato, società ed associazioni sportive, gestori di palestre, in modo che ci sia una fruizione a gruppi regolata e controllata da chi organizza l’attività. Chiaro che non scatterà il 5 maggio, probabilmente qualche giorno dopo. Lo stesso vale anche per spiagge. Bisogna trovare modalità organizzate magari con gli stabilimenti balneari. Per fare tutto questo però bisogna avere chiaro che cosa consentirà il decreto nazionale».